Milan formato All Blacks

Aggressivo, determinato e convinto di essere più forte dell'avversario, il Milan uscito dal Manuzzi è un concentrato di sensazioni, miste e realtà dei fatti. E' a centrocampo che i rossoneri hanno vinto la partita, dove i ritmi blandi del Cesena, hanno agevolato la cattiveria agonistica e la voglia di tre punti di Ambrosini e co. Muntari a spadroneggiare come un veterano, il n.23 rossonero a dettare legge come da sempre in carriera, le basi per la vittoriosa trasferta romagnola sono state poste dagli interditori. Curioso il dato riguardante lo score milanista, un 3-1 firmato da un trio che simpaticamente potrebbe essere definitio All Blacks. Nessun riferimento razziale, ma un semplice mix di etnie e culture tanto diverse, accomunate dalla casacca milanista. Sulley Muntari appena inserito nel gruppo, ha dato saggio delle sue doti, grande umiltà, tanta voglia di tornare a vestire i panni della certezza, smettendo quelli del "bidone" e un carisma che ha lasciato tutti piacevolmente colpiti.

Una scommessa a rischio zero, un azzardo a rendimento garantito, il ghanese è piaciuto davvero tanto. L'altro fattore in grado di stupire, porta il nome di Urby Emanuelson. L'olandese chiamato ancora una volta a rifinire, ha posto il suo primo sigillo in campionato, un dato sottolineato con soddisfazione anche da Ariedo Braida, nella zona mista dello stadio Manuzzi. L'ultima conferma tra le più liete è quella di Robinho, ex-vorace divoratore di gol, ma grandissimo e importantissimo valore, in grado di coesistere con Ibra o ereditarne il ruolo in campo. Un gol, tantissimo movimento e massima lucidità, il brasiliano sta tornando sui suoi livelli. L'ultima nota tanto per citare un altro componente degno della nomea di All Black è Thiago Silva, perfetto anche a Cesena, un campo che sembrava facile solo sulla carta, ma che lo è diventato immediatamente, soprattutto grazie alla caratura della formazione milanista.