La differenza tra te e me

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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 21 febbraio 2012, 16:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

“E' stata fatta tanta demagogia, noi ci siamo limitati a far sentire la nostra voce, senza prendere di mira nessuno. Noi non ci occupiamo di quanto accade in casa d'altri".  Con queste parole l’amministratore delegato e direttore generale della Juventus, Giuseppe Marotta, si è espresso in merito alla battuta di Massimiliano Allegri facente riferimento al gol di Chiellini contro il Catania. Una presa di posizione ovvia quella del dirigente juventino che, tuttavia, è stato il primo a mettere le mani avanti chiedendo un: “Rispetto” dopo alcuni presunti errori arbitrali contro la Juventus. Le fughe di dati da Vinovo, le lamentele e il negazionismo di alcuni episodi che sono passati inosservati (gomitata di Pirlo su Gomez, blocco volontario con gomito alto di Chiellini durante Juventus-Udinese, i contatti sospetti nella propria area di rigore con il Cagliari solo per citarne alcuni), fanno tutti parte della stessa “gestione mediatica” della sfida di sabato oltre a chiedere la prova tv per Ibrahimovic e opporsi al rinvio di Milan-Napoli in maniera netta senza che nessuno avesse interpellato il club torinese.

Al contrario della Juve, in questa stagione il Milan ha preferito sempre minimizzare i fatti accaduti a suo sfavore come successo a Firenze, lasciando parlare principalmente i media anche sull’ennesimo caso Ibrahimovic dove solo le parole di Adriano Galliani, dove l’AD milanista esprimeva una sua sensazione senza chiedere alcuno sconto alle tre giornate (cosa chiesta per vie ufficiali tramite il ricorso permesso dalla giustizia sportiva). Da notare come, infine, ci sia una netta differenza a livello di comunicazione in questo momento: dalla frangia bianconera arrivano ogni giorno dichiarazioni in merito alla vicenda, dal Milan il silenzio è pressoché totale. Un caso?