Il futuro è come il Paradiso

Il futuro è come il ParadisoMilanNews.it
© foto di Luciano Sacchini/VoceGialloRossa.it
martedì 21 febbraio 2012, 18:00Primo Piano
di Francesco Specchia

Termina il 'Viareggio' e la Juventus primavera alza il sesto trofeo in 10 anni sconfiggendo la Roma Campione d'Italia. Roma che ha impartito una lezione di calcio in Coppa italia proprio al Milan Primavera . Sabato sera sarà Milan-Juve, intanto i ragazzi di Baroni vincono lo scontro con i piccoli Diavoli di Dolcetti. Il serbatoio bianconero negli anni ha sfornato talenti che si confermano con il tempo dei piccoli campioni, da sottolineare allo stesso tempo come i rossoneri stiano lavorando molto bene sul proprio settore giovanile (non dimentichiamo che gli Allievi Nazioneli sono attualmente Campioni d'Italia). L'ultima volta che il Milan alzò questo importante torneo internazionale era il 2001 e nella rosa campione figuravano un certo Sammarco, Luca Antonini e l'allora capitano Marco Donadel. Strasser, Merkel sono la punta di un iceberg costruito in modo certosino ma che allo stesso tempo deve continuare nella strada intrapresa. Fermarsi mai. Il mancato rossonero Bouy ha alzato il trofeo con la Vecchia Signora con la gentile concessione di Mino Raiola.

L'ex capitano della primavera dell'Ajax è pedina fondamentale per lo scacchiere di Baroni anche se difficilmente parte dal primo minuto. L'Italia ha dimostrato di avere tanti gioielli, alla faccia di coloro che sminuiscono il lavoro intrapreso dalle scuole calcio nostrane. Quello che manca è il coraggio che potrebbe sopraggiungere con l'aiuto delle nuove regole del fair play finanziario. Beltrame, Spinazzola, Piscitella, Pigliacelli sono lo spiraglio per un futuro più limpido. I ragazzi di Dolcetti in campionato sono secondi a meno uno da un Albinoleffe che ha disputato una partita in più. Guardare avanti è il segreto per avere successo economico e sportivo, tante stelline che devono essere lucidate per poter splendere sempre di più. "Il futuro è come il paradiso: tutti lo esaltano, ma nessuno ci vuole andare adesso". Così lo scrittore statunitense James Baldwin.