Una scommessa già vinta

E' approdato in rossonero tra lo scetticismo di molti, ma non di tutti, Sulley Muntari nonostante il solo esordio milanista è già per se una scommessa vinta. L'ha vinta Adriano Galliani strappando il prestito all'Inter, nonostante in nerazzurro il ghanese non godesse più da tempo della stima societaria, l'operazione tra rivali era tutt'altro che scontata. L'Ad del Milan confermerà la riscossione della "posta in palio", quando in estate ingaggerà con tutta probabilità il giocatore a parametro zero. L'ingresso tra i titolari contro il Cesena in quel del Manuzzi, il primo tiro a porta e le prime ottime impressioni. Muntari contro i romagnoli ha datto saggio della più importante delle virtù, la tranquillità. Schierato da Allegri sul centro-sinistra, il mediano si è imposto in campo senza forzare la mano, ma anzi evidenziando un'ottima padronanza del ruolo e soprattutto, rispondendo sempre "Presente!", ai continui fraseggi proposti dai compagni di squadra. Determinato e protagonista in campo, sereno e assolutamente rilassato fuori, il n.14 del Milan è piaciuto tanto a tutti, ma ha stupito solo pochi (coloro presenti in mix-zone), gli unici che possono descrivere il Muntari del post-partita. Uscito per primo dagli spogliatoi con passo blando e volto disteso, ai complimenti ricevuti dagli addetti ai lavori, ha risposto con un semplice sorriso e un grazie sibilato, nessun eccesso d'entusiasmo, ma tanta consapevolezza nei propri mezzi, quelli che lo hanno reso un grandissimo interditore, da troppi sottovalutato e da alcuni bistrattato. In rossonero ha detto di sentirsi come a casa e di ritenere quell'attuale, la più grande occasione capitatagli nel tempo. La passionale esultanza sotto alla Curva Sud, testimonia che Sulley non ha rancore, bensì tanta voglia di tornare grande o meglio diventarlo. Adriano Galliani ha vinto la sua personale scommessa, Allegri idem, ora manca solo lui per chiudere il cerchio.