Robinho: "Se giochiamo da Milan non ce n'è per nessuno. Pato tornerà fenomeno"

Robinho: "Se giochiamo da Milan non ce n'è per nessuno. Pato tornerà fenomeno"MilanNews.it
© foto di PhotoViews
giovedì 23 febbraio 2012, 14:00Primo Piano
di Marco Gritti
fonte lastampa.it

In una lunga intervista concessa a La Stampa a due giorni dalla supersfida scudetto, Robinho analizza il momento di forma suo e della squadra: "Credo che sia il momento giusto per affrontare la Juventus. La svolta è avvenuta nel secondo tempo di Udine: eravamo in una situazione disastrosa, ci mancava metà squadra, la tensione era alle stelle ma siamo riusciti a ribaltare il risultato. Quando ti succedono cose del genere ti rafforzi. Ora non abbiamo più paura di niente. Per la classifica non credo che sia fondamentale la partita di sabato, ma lo sarà per il morale; se vinciamo, ci togliamo di dosso l'etichetta di piccola con le grandi e poi vediamo come va a finire. Non vorrei togliere nessuno alla Juventus, neppure Pirlo che è diventato la loro anima. Sono convinto che se noi giochiamo da Milan, non ce n’è per nessuno". Robinho confessa come, fuori dal campo, si distacchi dalle discussioni settimanali, in modo da concentrarsi esclusivamente sul calcio giocato: "Sinceramente quando esco dal campo stacco la spina. Penso a giocare e a star bene.

Del resto si occupano i dirigenti. Anche quando non segnavo e tutti mi volevano in panchina, il mister mi ha dato fiducia e alla fine mi sono sbloccato: è in quei momenti che è importante sentire la fiducia di chi vede ogni giorno i frutti del tuo lavoro". Nessuna preoccupazione quando l'arrivo di Tevez poteva allontanare uno tra te e Pato? "Non so niente di questa storia. Al Milan sto benissimo, se dipendesse da me resterei qui per altri dieci anni". Sul compagno di nazionale e il suo momento sfortunato: "Non è vero che è arrabbiato, piuttosto lo vedo triste perché continua a farsi male e non può darci una mano. Se lui sta bene ti fa vincere la partita. Presto si lascerà alle spalle questo periodo sfortunato e tornerà ad essere il mio Pato". Magari proprio sabato, per far ricredere i tifosi che lo contestano.