ESCLUSIVA MN - Avv. Grassani: "Su Ibrahimovic c'erano le ragioni per ridurre la squalifica"

ESCLUSIVA MN - Avv. Grassani: "Su Ibrahimovic c'erano le ragioni per ridurre la squalifica"MilanNews.it
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venerdì 24 febbraio 2012, 15:30Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

L'avvocato Mattia Grassani, esperto e docente di diritto sportivo, commenta la sentenza della Corte Federale che ha confermato i tre turni di squalifica a Zlatan Ibrahimovic, escludendolo dalla delicata sfida di domani sera contro la Juventus

Avocato Grassani, come giudica la sentenza della Corte Federale, relativa alla conferma dei tre turni di squalifica a Zlatan Ibrahimovic?

“Premetto che quella relativa alla squalifica di Ibrahimovic era una partita aperta e tutta da giocare e c’erano  fondate ragioni perché si potesse credere nella riduzione di un turno. Quando il caso venne sollevato immediatamente dopo l’espulsione del giocatore mi espressi in senso favorevole ad una sanzione più contenuta rispetto a quella decisa da Tosel e poi confermata dalla Corte Federale”.

Così alla fine non è stato, nonostante l’arringa dell’avvocato Cantamessa

“Il Milan l’avvocato Cantamessa hanno profuso il massimo sforzo e rappresentato ragioni valide per quanto non le conosca nel dettaglio. La condotta di Ibrahimovic poteva essere considerata non violenta ma semplicemente non sportiva, antiregolamentare. Questo principio avrebbe portato la riduzione da tre giornate a due. Così non è stato e bisogna prenderne atto. Il sistema giustiziale sportivo è fatto di decisioni che non si condividono che possono essere ritenute gravose da alcuni”.

Crede che la recidività di Ibrahimovic abbia influito?

“Escludo che nella comminazione della sanzione di 3 giornate possa aver avuto influenza questo episodio. Tre turni sono la sanzione minima per il comportamento violento. Questa è stata la rubricazione al quale è stato condotto il gesto di Ibrahimovic. Fosse stato recidivo le giornate sarebbero state 4 e ciò sarebbe stato espresso nella sentenza del giudice sportivo”.

Non crede che la sentenza sia arrivata troppo a ridosso di Milan-Juventus?

“La discussione era stata messa in calendario a 9 giorni dalla gara, poi su istanza di parte è stata rinviata al 23, per cui non è una cosa addebitabile alla Corte di Giustizia”.