Unico obiettivo
Antonio Conte infila occhiali da vista e ditale, davanti a lui quello scudetto che brilla sul petto del Milan. Quello scudetto che a Torino manca dalla stagione 2002/03, quello scudetto che Antonio Conte contribuì da calciatore a cucire sulla maglia della Vecchia Signora. Da cucire a scucire. I rossoneri sabato avranno di fronte l'avversaria storica, la compagna di mille battaglie, l'amica/nemica che punterà dritta al petto del Diavolo. Il sarto Allegri ha impiegato poco per capire come e in che maniera si facesse. Lingua fuori, sguardo concentrato e tra un punto di qua, un punto di la in giro per l'Italia pallonara ha ricamato quello scudo tricolore intriso di significati. Al primo colpo.
Il collega di scuola di cucito, Antonio Conte è a sua volta al primo anno sulla panchina della Juve, sulla panchina di una grande e vorrà eguagliare il collega livornese. In questo caso non c'entrano punti d'Assisi, punti croce, punti quadro o reali, ma quelli conquistati sul rettangolo verde. Gli unici che permetteranno all'una o all'altra squadra di cucirsi o di non farsi scucire l'oggetto del contendere. Il ricamo bianconero passa da Milano ma i rossoneri faranno sì che la Zebra si possa pungere con quello stesso ago. Asola, ago filo e tessuto in mano. Vincerà solamente la trama migliore.
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