A. Filippini: "Pirlo, se segni devi esultare!"
Tanti anni con la maglia del Brescia, Antonio Filippini ha conosciuto Andrea Pirlo da molto vicino. L'ha visto esordire, crescere, sbocciare tra i professionisti e Tuttomercatoweb.com ha deciso di contattarlo proprio per parlare della sfida delicata per l'ex regista del Milan che oggi è uno dei capisaldi della Juventus.
Subito la domanda più scontata: al Milan si staranno mangiando le mani...
"Penso che si siano mangiati mani, piedi e tutto, vista la stagione che sta facendo. Doveva restare in rossonero e con lui andava fatto uno sforzo. Doveva essere paragonato ad Ibrahimovic, perché è uno che fa la differenza".
Scelta societaria, dunque, più che del ragazzo?
"Credo sia stata una volontà contrattuale del Milan, perché fa i contratti annuali agli over 30. Se la società gli avesse fatto un triennale, altri avrebbero potuto risentirsi e fare richieste di contratti così lunghi".
Chiudiamo con una curiosità: si aspetta che Pirlo esulti dopo un eventuale gol?
"Un giocatore dovrebbe farlo per rispetto della propria persona, perché dovrebbe essere felice. Non vedo giusto il fatto di non esultare, ho visto scene di giocatori che non celebrano la rete in campo e che poi festeggiano negli spogliatoi; è giusto che un calciatore sia onesto, con sè e con i tifosi".
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