Non solo Pirlo, attenti a Vidal e Vucinic: pressione alta e fiducia in Pato

Non solo Pirlo, attenti a Vidal e Vucinic: pressione alta e fiducia in PatoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 25 febbraio 2012, 11:00L'Avversario
di Emiliano Cuppone

La grande sfida è arrivata, il Milan di Allegri privo di Ibrahimovic e Boateng si appresta ad affrontare una Juve con tutti gli effettivi a disposizione e con la formazione tipo schierata in campo.
I bianconeri, però, non vengono da un periodo felicissimo, nelle ultime 6 partite solo 3 vittorie e 3 pareggi, con soli 8 gol fatti e 3 subiti, il Milan nonostante le critiche arriva da un periodo tutto sommato buono, secondo solo al Palermo per rendimento, la sqaudra rossonera si presenta con 4 vittorie 1 pareggio ed una sconfitta, ben 11 gol fatti e 4 subiti.
La squadra bianconera non va aspettata, è in vetta alle statistiche di possesso palla con il 60% insieme a Milan e Roma, ma soprattutto è incredibile sotto il profilo della transizione difensiva. Ottima la formazione di Conte anche negli scontri aerei vinti, ben il 54%, attitudine importante contro il Milan che è la squadra che lancia di più in Serie A, 80 volte per partita (anche se l’assenza di Ibrahimovic dovrebbe diminuire e non poco la media, in favore dei filtranti a cercare la profondità di Alexandre Pato).
La squadra di Conte è eccezionale nella manovra, la squadra che effettua più passaggi corti in campionato, 492 per partita con un’ottima percentuale di riuscita, ben l’84%, la manovra è equamente ripartita fra le fasce e la zona centrale, anche se le maggiori occasioni arrivano dal centro. I bianconeri non sprecano palloni, le ripartenze subite sono rare, a gettare più volte la palla è Vucinic con soli 2,6 turnovers concessi, con lui solo Matri e Vidal sono sopra alla media di un pallone perso per partita. Sarebbe superfluo dire chi è il miglior passatore bianconero, porta il numero 21 ed i tifosi del diavolo lo conoscono come le proprie tasche. Andrea Pirlo è l’uomo in più della formazione di Conte, il vero metronomo, il fulcro del gioco, ma dilungarsi sull’importanza del bresciano sarebbe di troppo, lo conosciamo a memoria e sappiamo che fermando lui si blocca la macchina perfetta che gli gira intorno.
Da non sottovalutare a centrocampo è Arturo Vidal, il cileno è  sorprendente per dinamismo, è l’uomo che garantisce equilibrio, recupera 2,6 palloni per match, è il primo a mettere pressione sul portatore di palla avversario e si presenta al tiro ben 2,1 volte a partita, il migliore fra i centrocampisti insieme a Marchisio.
In avanti l’uomo da tener d’occhio e Mirko Vucinic, non è il miglior marcatore, ma è l’unico in possesso di una qualità sopra alla media, ottimo nell’uno contro uno è il secondo miglior assistman dopo Pirlo, ha fornito già 3 assistenze ai compagni in stagione, si presenta di fronte al portiere 3,1 volte a partita ed ha un’ottima percentuale di passaggi riusciti per un attaccante con il 74,7%.
Sotto il profilo difensivo, i bianconeri non concedono spazio in ripartenza, l’incredibile attitudine alla transizione difensiva degli uomini di Conte consiglia una pressione alta sui difensori, senza attendere che la Vecchia Signora sviluppi la sua manovra offensiva.

I bianconeri fanno grande affidamento sulla spinta delle fasce, aggredendo la linea difensiva si costringono gli esterni di centrocampo ad abbassarsi, eliminando buona parte del potenziale offensivo di Conte. Dietro però la Juve ha degli ottimi passatori, in primis Barzagli, l’uomo con la più alta percentuale di passaggi riusciti in tutta la squadra, l’88,5%, ma ad impostare è principalmente Chiellini il maggior passatore nella linea difensiva con 67 tocchi per partita, ma allo stesso tempo quello che perde più palloni, i piedi non sono il massimo ed è lui l’uomo su cui mettere pressione. La velocità del reparto arretrato di Conte non è eccezionale, è possibile colpirlo con gli inserimenti da dietro ed i tagli alle spalle dei centrali bianconeri.
Allegri dovrà tenere alta la pressione, spingere la mezz’ala destra ad affrontare Chiellini in fase d’impostazione, abbassando di conseguenza gli esterni di centrocampo bianconeri, tenere Emanuelson a distanza ravvicinata da Pirlo e non concedere spazio per l’uno contro uno a Vucinic. L’utilizzo di Pato potrebbe essere provvidenziale, il numero 7 potrebbe colpire con i suoi tagli a velocità sostenuta, favorendo gli inserimenti delle mezz’ali, vera arma in più contro una formazione schierata con il 3-5-2.