Van Basten: "Ibra è diverso da me, in futuro potrei allenare anche la Juve"

Van Basten: "Ibra è diverso da me, in futuro potrei allenare anche la Juve"MilanNews.it
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sabato 25 febbraio 2012, 19:45Gli ex
di Emiliano Cuppone

Terzo ed ultimo estratto dell’intervista realizzata da “Skysport” con Marco Van Basten, incentrata sulle possibilità per il futuro da allenatore e su Ibrahimovic, secondo molti l’erede del Cigno rossonero: “E’ sempre così, la stessa domanda, lui è un grande giocatore, ma lui è Ibrahimovic ed io Van Basten, siamo diversi. E’ importante per il Milan, un giocatore che fa la differenza ed è utile per i compagni e la squadra. Non mi da fastidio il paragone, lui è alto e tecnico, ma ha altre qualità rispetto a me, ha un grandissimo tiro ed è più forte fisicamente. Io ero più un giocatore da combinazioni, più veloce con la testa, bravo a sentire prima quello che sarebbe successo, lui è diverso è un altro giocatore. Io non dico chi sia più forte, dico che è un grandissimo giocatore, se sia più grande o più forte non lo so, sono discorsi dei tifosi, come se sia stato più forte Maradona e Pelè, ma è una questione di opinioni. Non è possibile fare un paragone fra due giocatori diversi che hanno giocato in periodi differenti”.
Sui problemi comportamentali dello svedese e sulle possibilità che resti al Milan: “Anche io ero come lui, mi arrabbiavo troppo presto, però spesso mi dava la forza per combattere e dare ancora di più, questo può essere una grande forza se incanalato positivamente, ma se la rabbia la trasmetti agli avversari può diventare un problema, lui come me da giovane ha bisogno di più self-control.

Non so se resta, lo dovete chiedere a lui, ma mi sembra che stia bene a Milano, poi ha girato parecchio, ma deve decidere lui”.
Su Capello che mostrava le registrazioni dell’olandese ad Ibrahimovic: “Posso immaginarlo, come dicevo prima, io ero molto veloce a vedere il gioco anticipando la giocata che è una cosa importantissima e Capello voleva trasmettergli quello credo”.
Una battuta anche sulla situazione di Pippo Inzaghi: “Io ho dovuto smettere di giocare a 28 anni, lui gioca ancora a 39 e questa è una cosa bellissima, non c’è cosa più divertente di fare il calciatore, fai una bella vita, ti pagano, più a lungo lo può fare meglio è, per me è giusto che lui continui a giocare. Dall’altro lato a 39 anni sono gli ultimi anni che tocchi il pallone, a quel punto è meglio scendere di categoria, ma giocare ed avere la passione, piuttosto che restare in panchina al Milan, però lui è abituato a questo livello e ci sono giocatori che preferiscono un livello alto a prescindere dai minuti giocati, io al contrario avrei preferito giocare anche in Serie B”.
Sulle possibilità di allenare il Milan un giorno: “Non so che succederà, vado all’Heerenveen e cerco di migliorare come allenatore, perché non è un lavoro facile, con l’esperienza spero di migliorare e poi si vedrà, per adesso sono contento di essere in Olanda con un figlio piccolo e non è giusto andare all’estero adesso. Un anno e mezzo fa c’era la voce su di me al Milan, ma in quel momento per me non era possibile perché dovevo essere operato alla caviglia e non era il momento di andare al Milan. E’ vero che Berlusconi è innamorato di me, in futuro chi lo sa”.
Sulle possibilità di allenare la Juventus: “La Juve è una grossa società, in passato ho anche pensato ad un’esperienza come quella, perché la vita nel nord Italia è bella e loro hanno una grande società e sarebbe bello fare un’esperienza del genere anche lì”.
Sulle parole di Maldini ancora distante dal Milan come altre vecchie glorie: “Non so se sia una filosofia, tanta gente che ha fatto grande il Milan è in società, come Baresi, Tassotti, e credo che sarebbe bello avere giocatori del genere vicino alla squadra. Dall’altra parte ognuno fa le sue scelte e deve cercare di fare le proprie esperienze”.