Nessuna equità, ecco cosa voleva dire Conte con "mafia"

Nessuna equità, ecco cosa voleva dire Conte con "mafia"MilanNews.it
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martedì 28 febbraio 2012, 00:00Editoriale
di Tiziano Crudeli
Telecronista del Milan a 7 Gold, direttore editoriale del settimanale sportivo "Sprint&Sport Lombardia". Opinionista al "Processo di Biscardi".

Qualcuno aveva detto: “Ci vuole equità.” Dopo Milan-Juventus ci siamo resi conto di una disparità di giudizi davvero sconcertante. L’arbitro e i suoi tre assistenti possono sbagliare quando si tratta di qualche centimetro ma quando un pallone varca la linea di porta di almeno un metro col guardalinee posizionato perfettamente in linea con la conclusione dell’azione è un errore davvero inconcepibile che ha fortemente condizionato l’andamento dell’aspra contesa caricata all’eccesso da troppe dichiarazioni inopportune. Oltretutto il direttore di gara aveva convalidato la rete di Muntari che avrebbe portato il Milan su un più rassicurante 2 a 0. A quel punto il risultato si poteva gestire con maggiore tranquillità. La rete annullata a Matri ha un altro peso. Quindi se è vero che c’è stato un errore per parte è altrettanto vero che il primo avrebbe permesso al Milan di prendere il largo. Un Milan che, fra l’altro, stava giocando molto bene e che sul piano del gioco e del ritmo aveva dominato il match almeno per un’ora. L’altro episodio il pugno di Mexes a Borriello è capitato lontano dall’azione in corso è quindi possibile che nessuno se ne sia accorto.

Rispetto ai due incontri precedenti con la Juve, la squadra di Allegri è migliorata. Nonostante le assenze importanti (Boateng, Ibra, Nesta…). E’ anche vero che quando i rossoneri hanno abbassato il baricentro del gioco sono vistosamente calati concedendo più spazio all’aggressiva Juventus che, trovato il gol con Matri, ha frenato lo spirito guerriero tanto più che gli ultimi spiccioli di partita li ha giocati in dieci uomini per l’espulsione di Vidal. Giusto per completare il quadro c’era pure un intervento da dietro di Pepe a Robinho punito con un giallo al posto di un cartellino rosso. Ironia della sorte i gol validi sono stati realizzati dall’ ex bianconero Nocerino, all’ottavo gol in campionato, e dall’ex milanista Matri, 10 reti in Serie A. A volte di rimane sconcertati dalle dichiarazioni a botta calda dei protagonisti. Conte in risposta alla battuta seccata di Galliani (“Lamentarsi paga.”) pari abbia detto a Galliani: “E’ qui la mafia!” Complimenti Signor Conte. Mafia vuol forse dire che al Milan non sono stati concessi 2 rigori netti ed è stato annullato un gol regolarissimo di Seedorf contro la Fiorentina, o che contro la Lazio il direttore di gara non vede un netto fallo di mani in area di Dias, o col Napoli quando il referee ignora un fallo da rigore di Gargano su Robinho? Anche col Bologna, oltre al rigore non concesso ai felsinei c’era un vistoso fallo di mano di Seedorf, ma nel computo vanno pure inseriti gli episodi a sfavore dei rossoneri vale a dire ben tre azioni che potevano essere sanzionate con un penalty: Mudingay prima scalcia e poi spinge Aquilani, un fallo di Raggi su Ibra e il più eclatante quando Morleo intercetta in area con la mano un traversone di Ibra.