M. Chiesa: "Romagnoli non so come abbia fatto a non vedere il gol"

L'ex fischietto, Massimo Chiesa, è intervenuto a "Radio Sportiva" per commentare i fatti incredibili di Milan-Juve partendo, ovviamente, da quello scatenante, il gol regolare di Muntari: "C´è poco da dire, perché si è rovinata una gara che fino a quel momento non aveva dato problemi a Tagliavento. Aveva commesso degli errori, ma nella norma. E´ stato Romagnoli ad aggravare il quadro. Si evidenzia ancora una volta l´assoluta non volontà degli organi internazionali di affidarsi alla tecnologia. Mi ha lasciato molto perplesso il guardalinee, perché era in ottima posizione e Buffon non ostacolava la sua vista. Non so come abbia fatto a non vederlo". Chiesa poi si sposta sulla gestione generale di Tagliavento e ammette: "Tagliavento doveva intervenire prima, per placare gli animi che erano caldissimi. Non doveva aspettare il fallaccio di Vidal per intervenire. Io sono d´accordo col lasciar correre, perché parliamo di calcio, non di pallavolo. Il caso che ha complicato la gestione della partita è stato il cazzotto di Mexes. Il Milan doveva giocare in dieci e doveva essere avanti 2-0.

Anche in quella occasione le colpe maggiori le ha Romagnoli". Sull'uso della tecnologia in campo, l'ex arbitro esprime il suo parere: "Io sono contrario alla moviola in campo, perché sarebbe molto complicato applicarla in maniera corretta. Manca comunque la volontà politica dei vertici del calcio. Per quanto riguarda il gol fantasma invece siamo alle comiche. Il problema si può risolvere in cinque minuti, in mille modi. Basterebbe un sensore. Il non volerlo è un delirio decisionale". Infine sulle polemiche e gli scontri nell'intervallo della partita, conclude: "L´intervento di Galliani è stato assolutamente fuori luogo e potrebbero esserci delle conseguenze. E´ un ex Presidente di Lega, dovrebbe sapere come comportarsi. A cosa serve andare a brutto muso dall´arbitro, da Braschi e da Conte? Ha alimentato le tensioni. Penso proprio che il dirigente rossonero ne pagherà le conseguenze a livello disciplinare".