ESCLUSIVA MN - Paparesta: "Romagnoli era a fine carriera. Perché l'hanno designato? La tecnologia viene utilizzata in maniera tacita..."

ESCLUSIVA MN - Paparesta: "Romagnoli era a fine carriera. Perché l'hanno designato? La tecnologia viene utilizzata in maniera tacita..."MilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
lunedì 27 febbraio 2012, 16:00Esclusive MN
di Gaetano Mocciaro

L'ex arbitro internazionale Gianluca Paparesta ritorna sulle polemiche post Milan-Juventus lanciando un J'accuse alla classe arbitrale italiana. In esclusiva per MilanNews

Gianluca Paparesta, dopo la prova di sabato cosa rischiano Tagliavento e l’assistente Romagnoli?

“Ci sarà un minimo stop ma qui non si tratta tanto di rischiare o meno. Tagliavento non dev’essere considerato un problema ma una risorsa per il calcio italiano che è carente. Chiaro che quella di sabato sia stata una serata negativa anche alla luce dell’operato di Romagnoli ma a riguardo ci sarebbe da fare una valutazione dal punto di vista della designazione”.

Prego

“Anzitutto non credo sia il massimo assegnare per una partita di tale importanza come Milan-Juventus un assistente che a fine stagione chiude la sua carriera. Quindi la responsabilità è del designatore”.

Le polemiche nate qualche settimana prima con lo sfogo di Conte verso l’operato arbitrale ha condizionato l’arbitraggio?

“Le polemiche ci sono sempre state. Sicuramente era auspicabile un clima più sereno ma se dobbiamo soffermarci a pensare che questi errori siano frutto delle polemiche è un grave errore. Perché anche negli anni passati e si arrivava a partite simili con grandi pressioni, perciò questo è un tabù da sfatare”.

E dire che la scuola arbitrale italiana è considerata la migliore

“C’è da capre se la classe arbitrale italiana è adeguata a sopportare le polemiche e in caso contrario lo dichiarasse, almeno si può trovare una soluzione e, chissà, ricorrere ad arbitri che provengono da altri contesti. Mi auguro che questo non avvenga, perché sarebbe il fallimento di una politica sportiva dell’associazione arbitri che spende risorse ingenti per la preparazione dei giudici di gara. Intanto i nostri migliori esponenti sono andati tutti quanti via: Collina è consulente in Ucraina, Rosetti designatore in Russia. Significa che ci sono elle carenze in Italia se chi vale va via e vede una gestione non all’altezza”.

Come si spiega questa crisi?

“La scuola arbitrale italiana adesso come adesso è carente, nonostante lo stesso presidente Nicchi abbia detto a dicembre che si sbaglia poco e che la tecnologia non serve perché i casi del gol-non gol sono rari. Adesso, invece, apre alla tecnologia... Dico io, il gol è l’essenza del calcio per cui non si può sottovalutare questo aspetto”. 

La tecnologia è utilizzata a gara conclusa con la prova TV. Perché non estenderla anche durante i 90’?

“A volte viene utilizzata in maniera tacita. Qualcuno dal campo vede o ha la percezione e poi lo comunica. Questo è emblematico, perché si cerca di aggirare quello che tutto il mondo vede in diretta. Le altre competizioni sportive utilizzano tranquillamente lo strumento televisivo e non ci sono polemiche”.