...Tremate: l'Orco è tornato ed è più affamato di prima

...Tremate: l'Orco è tornato ed è più affamato di primaMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 1 marzo 2012, 17:45Focus On...
di Emiliano Cuppone

Dopo tre giornate di “punizione”, torna finalmente il “discolo” Zlatan Ibrahimovic.
Il colosso svedese sarà in campo dal primo minuto contro il Palermo, tornerà a guidare la squadra di Allegri e si prenderà di nuovo sulle spalle le sorti dell’attacco rossonero. Non si è di certo arrugginito il mago di Malmoe, lo ha mostrato in Nazionale, ha steso la Croazia con una prova maiuscola in cui è entrato in ogni occasione da gol gialloblu, mettendo a segno anche una rete su calcio di rigore.
Torna il bomber principe del diavolo, l’uomo da 15 gol sin qui, il vero trascinatore di un Milan che ha saputo fare bene anche senza di lui, ma che non può prescindere da un campione di questa portata. C’è chi si è spinto a dire che il Milan giochi meglio senza Ibrhaimovic, c’è chi ha sostenuto che  non avere un giocatore che ha vinto gli ultimi 8 campionati giocati possa essere un vantaggio per la manovra di Allegri. Va bene che le statistiche non sono tutto, ma un campione con questi numeri in carriera non può essere un problema per nessuno, avrà anche un caratteraccio, avrà uno spirito “ribelle” piuttosto accentuato, ma con la palla fra i piedi fa la differenza come pochi altri al mondo.
Il gigante dal naso aquilino è un elemento da cui Allegri non vuole e non può prescindere, è l’unica vera certezza del campionato italiano, l’unico capace di tenere un rendimento costante a prescindere dallo stato di forma personale e di tutta la squadra. Va in rete e manda in gol i compagni, sempre e comunque, su qualsiasi campo, contro qualsiasi avversario, in qualsiasi stagione dell’anno andando oltre i problemi di condizione della squadra per cui si spacca la schiena.

Qualità e lavoro sporco, tiene il pallone, lo smista e lo scaraventa in fondo al sacco, guadagna un numero indefinito di calci di punizione ed a quanto pare ha imparato anche a trasformarli, almeno giudicando dal gioiello contro il Cagliari, dopo tanti tentativi vani che si sono infranti sulle barriere.
La partita stravinta contro l’Arsenal ha mostrato l’importanza e le doti di questo giocatore unico, ha servito due assist al gemello Robinho, ha siglato un gol su calcio di rigore, ha lottato come un leone in fase di possesso quanto di pressing, ci ha messo quantità e qualità, ci ha messo uno spirito unico ed una voglia di vincere che non teme il confronto con nessuno. Ha le qualità del leader Zlatan, ha la fame di un ragazzino alle prime armi e l’esperienza del più navigato fra i capitani, ha i piedi da metronomo ed il fisico dell’attaccante boa, è un mix unico ed inimitabile.
Torna a disposizione il vero uomo in più del Milan, torna il Re Mida del calcio moderno, torna semplicemente Zlatan Ibrahimovic, pronto a sferrare un colpo dei suoi ai detrattori, pronto a far cambiare idea a chi vede un Milan migliore senza di lui, il Palermo è avvisato, lo sono tutte le avversarie dei rossoneri, lo è la Juve. Mr. Scudetto è tornato e non ha alcuna intenzione di porre un freno al proprio dominio, al massimo ha voglia di estenderlo oltre i confini nazionali.