Dimenticare le polemiche per sfatare il tabù Barbera

Dimenticare le polemiche per sfatare il tabù BarberaMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 2 marzo 2012, 15:36Vista dalla Curva
di Davide Bin
Dopo il discusso pareggio contro la Juventus, il Milan apre il programma della 26^ giornata nell'anticipo delle 18 a Palermo, su un campo dove negli ultimi anni ha raccolto solo delusioni.

E' passata ormai quasi una settimana dal big-match contro la Juventus e tutto ciò che è successo dentro e fuori dal campo continua a far discutere; non sono bastate le amichevoli della nazionali a distrarre i tifosi delle due squadre (e anche neutrali), che continuano a parlare di gol annullati, gol fantasma, pugni, gomitate, litigi, insulti e quanto di peggio possa esserci nel mondo del calcio. Intanto le due società provano a fare la pace o, almeno, a firmare un armistizio, perchè mancano tredici giornate alla fine del campionato, il duello scudetto fra Milan e Juventus proseguirà a lungo e con il clima che si respirava sabato a San Siro sarebbe difficile arrivare in fondo, senza contare che c'è anche la semifinale di ritorno di Coppa Italia da giocare il 20 marzo e bisogna fare in modo che anche quella sia solo una partita e non una guerra. Non è facile, ma cerchiamo di "tirare una riga" su ciò che è successo in Milan-Juventus, di metterci alle spalle il passato, i clamorosi errori arbitrali e le tante polemiche e proviamo a pensare solo al futuro, perchè siamo alla vigilia di una partita delicata per il Milan e la speranza è che Allegri, solitamente bravissimo sotto questo aspetto, sia riuscito ad isolare la squadra (o ciò che era rimasto nei primi giorni della settimana, visti i tanti assenti in giro per il mondo con le nazonali) e a preparare al meglio una partita da giocare su un campo che gli evoca solo brutti ricordi della sua prima stagione rossonera: sconfitta in campionato alla vigilia del derby scudetto, sconfitta nella semifinale di ritorno di Coppa Italia giocata subito dopo la vittoria del tricolore e che impedì al Milan di qualificarsi alla finale di Roma in cui avrebbe incontrato l'Inter e tentato di fare la doppietta scudetto-coppa. Ma le sconfitte della scorsa stagione non sono le sole dell'ultimo periodo al Barbera, visto che il Milan non vince a Palermo da sei anni ed è giunto il momento di sfatare il tabù, perchè i tre punti sono assolutamente necessari per mantenere il primato almeno fino a mercoledì prossimo, quando la Juventus recupererà la partita di Bologna; allora la classifica tornerà ad essere completa e non virtuale e bisogna fare in modo di rimanere il più vicini possibile ai rivali, per metter loro pressione e non farli stare tranquilli. Sarà un sabato di passione, visto che subito dopo la partita del Milan scenderà in campo la Juventus contro il Chievo e sarebbe importante "sedersi in poltrona" a guardare i rivali con quattro punti di vantaggio che molto probabilmente, visto l'avversario dei bianconeri, dovrebbero tornare uno solo a fine serata (ma nel calcio italiano mai dire mai...).

Allegri deve ancora una volta affrontare un'estrema emergenza, visto che sono tanti gli assenti anche in vista della partita di Palermo; rientra Ibrahimovic dopo la squalifica, ma se ne va Mexes, che ha preso tre giornate per il pugno rifilato a Borriello e punito con la prova televisiva; ciò apre un'autentica voragine al centro della difesa, perchè mancherà anche Nesta ancora acciaccato, Yepes è rientrato solo da poche ore dalla trasferta intercontinentale e poi è fuori da molto tempo e Allegri dovrà decidere se schierare il colombiano o Bonera, perchè nemmeno Daniele sta benissimo ed è appena rientrato in gruppo. Non va meglio a centrocampo, dove il mister può permettersi una sola variante in funzione Arsenal, cioè potrebbe giocare Ambrosini al posto di Van Bommel con i confermatissimi Muntari (che non può essere schierato in Champions) e Nocerino, cioè i due goleador della sfida contro la Juve (eh sì, il Milan aveva segnato due gol, anche se nel tabellino, purtroppo, ne compare uno solo). Oltretutto Nocerino è un ex, ha già segnato all'andata e vorrà far bene, per dimostrare che Zamparini ha fatto male a svenderlo in quel modo, anche se sia lui che il Milan ci hanno guadagnato parecchio, visto l'ottimo rendimento e le tante reti segnate. In attacco giocheranno sicuramente Ibrahimovic e Robinho, con Emanuelson trequartista, perchè non c'è molta scelta (fuori Maxi Lopez) e perchè i due "gemelli diversi", il brasiliano e l'olandese che si assomigliano molto fisicamente, stanno attraversando un ottimo momento di forma e meritano di giocare. Con il solito dubbio su chi schierare a sinistra in difesa (Antonini o Mesbah) la formazione sembra fatta, in attesa di avere una rosa più al completo, maggiore possibilità di scelta e il dolce problema del dubbio su chi schierare, perchè ciò vorrebbe dire avere a disposizione i molti assenti (Cassano, Merkel, Strasser, Seedorf, Pato, Nesta, Aquilani, Boateng e Maxi Lopez...una lista impressionante); la buona notizia è il ritorno in gruppo di Flamini e Gattuso (ovviamente non ancora pronti per essere convocati anche se Ringhio andrà a Palermo per star vicino al gruppo in un momento delicato), quella cattiva è l'ennesimo infortunio di Pato dopo soli 45 minuti giocati in modo anonimo contro la Juventus e a questo punto il Papero comincia davvero a diventare un problema e qualcuno può rimpiangere la sua mancata cessione in gennaio al Psg di Ancelotti e Leonardo. Ora, però, non è il momento di fare polemiche o criticare questo o quell'altro; siamo nel momento decisivo della stagione, ogni partita è decisiva e bisogna stare uniti e concentrati e moltiplicare gli sforzi per rimanere in corsa su ogni fronte. In questo momento la fortuna è di poter pensare solo alla partita di Palermo senza troppi patemi d'animo per l'imminente sfida di Champions a Londra; contro l'Arsenal si parte da un rassicurante 4-0 e basterà non fare disastri per ufficializzare la qualificazione ai quarti che sembra già al sicuro, anche se non bisogna pensarlo per evitare brutte sorprese e fanno bene in casa Milan a non sentirsi già qualificati, ricordando clamorose beffe del passato (La Coruna o finale di Istanbul). La buona prestazione di sabato, quando il Milan ha dominato per un'ora la Juventus nonostante la formazione rimaneggiata, ha dato ulteriore entusiasmo e autostima al gruppo, che ora forse si sente superiore ai rivali nella lotta scudetto e per questo non bisogna mollare la presa, è necessario ripartire di slancio, dimenticare quel gol di Muntari non visto o ricordarlo solo per aumentare la rabbia agonistica e la voglia di vincere e fare una grande prestazione al Barbera, per dimenticare polemiche e discussioni e sfatare un tabù nel momento più opportuno, nonostante l'emergenza.