Una squadra vera

Una squadra veraMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
domenica 4 marzo 2012, 16:00Primo Piano
di Antonio Vitiello
fonte articolo di Alberto Cerruti per La Gazzetta dello Sport

Bentornato Ibra, con tre gol, uno per ogni partita saltata per squalifica. La fame arretrata dello svedese, che in campionato non segnava dalla prima di ritorno, e del Milan che non vinceva a Palermo da sei anni, moltiplicano l'ansia da rimonta della Juventus, frenata dal Chievo. Sorpresa doppia, perché il calendario prevedeva più rischi per la capolista e soprattutto perché i bianconeri si fanno raggiungere nel finale, collezionando il dodicesimo pareggio, come nessuno in A, quarto nelle ultime cinque partite, quinto in casa. Una retromarcia pericolosa, a livello tecnico e fisico, che favorisce l'allungo della capolista, ora con tre punti in più anche se con una gara in più.
A prescindere dalle decisioni di Gervasoni, che prima convalida il gol in fuorigioco di De Ceglie e poi non mostra il secondo giallo a Dramè, guarda caso autore dell'1-1, lo slalom parallelo di Milan e Juventus si trasforma nel festival di Ibrahimovic.

Lo svedese, che raggiunge Di Natale in vetta alla classifica dei cannonieri a quota 18, non aveva mai segnato così tanto in Italia. E mai il Milan aveva stravinto con quattro gol di scarto in trasferta, segnandone tre in un quarto d'ora nel primo tempo.
I meriti sono principalmente, anche se non esclusivamente, di Ibrahimovic, senza il quale i suoi compagni avevano battuto Udinese e Cesena, facendo tremare la Juventus. E' la conferma che il Milan sta crescendo, esaltato ma non più dipendente dallo svedese, perché attorno a lui c'è una squadra vera, malgrado le molte assenze. L'intelligente duttilità tattica di Robinho, il movimento di Emanuelson, la copertura di Ambrosini, la personalità di Thiago Silva che sigilla il 4-0, e più in generale la grande condizione atletica, sono segnali forti in prospettiva scudetto, come avrebbe detto il mitico ragionier Montanari, ricordato con il lutto al braccio dai rossoneri.