Ambro, più che un capitano

Ambro, più che un capitanoMilanNews.it
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martedì 6 marzo 2012, 08:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Un capitano rappresenta per eccellenza l'anima della squadra, il carattere e la personalità in campo e fuori, Massimo Ambrosini nel Milan e per il Milan è forse qualcosa di più. Rispetto al "collega" dell'Inter Javier Zanetti, non gode della stessa inamovibilità, così come conta e vale molto di più per tecnico e società, rispetto al parigrado bianconero Alex Del Piero. Il n.23 rossonero è una delle poche bandiere ancora in attività, così come risulta tra i pochissimi leader (lavorativamente parlando), con un contratto a tempo determinato. La società è stata chiara fin da subito, c'è un tempo e un momento per tutto, basta pazientare. Il campionato è entrato nel vivo e il tira e molla di trattative che potrebbero rivelarsi particolarmente laboriose, andrebbe a ripercuotersi sui protagonisti sottraendo loro energie mentali, indispensabili per superare le insidie di un torneo sempre incerto. Raggiunti alcuni obiettivi e pianificato un po' il cammino, allora si potrà iniziare a discutere di compensi e date da rivedere.

La volontà del giocatore è quella di finire da leader, nella squadra in cui milita ormai dal lontano '95 (parentesi vicentina esclusa), il desiderio dei vertici di via Turati è quello di raggiungere senza attriti, un accordo che miri al progetto, alla continuità e soprattutto al blasone del capitano e alla sua gloriosa storia milanista. Nonostante l'anagrafe lo inchiodi come altri compagni di reparto e di squadra, Ambrosini si distingue ancora oggi, per una verve forte e uno stato di forma ottimale che senza voler essere blasfemi, lo avvicina notevolmente al miglior Ambro conosciuto negli anni. A Udine la vittoria è nata dal suo carisma, dalla grinta spesa in mediana, quando i più sembravano stanchi e un po' rassegnati. E' ancora lui l'uomo della svolta, in grado di inanellare una serie impressionante di prestazioni positive, a dispetto di una maturità calcistica raggiunta da tempo. Perno del centrocampo di Allegri, dello spogliatoio e di un gruppo che lo rispetta e lo riconosce degno rappresentante, nel Milan di oggi c'è tanto Ambro e Galliani lo sa.