Milan, come invecchiare in 90 minuti. Idoneità per Gattuso: ecco come è andata la visita, ma salta il patentino da allenatore

Milan, come invecchiare in 90 minuti. Idoneità per Gattuso: ecco come è andata la visita, ma salta il patentino da allenatoreMilanNews.it
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mercoledì 7 marzo 2012, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
Vive e lavora a Milano, giornalista e Direttore di MilanNews.it, redattore di Tuttomercatoweb.com e TMW Magazine. Lavora presso "Sportitalia". Opinionista su Odeon TV, ospite a Milan Channel. Collabora con Radio Radio. Twitter: @AntoVitiello

Di buono c’è solo la qualificazione ai quarti di Champions e gli ultimi 30 minuti della ripresa, per il resto Arsenal-Milan è stata la partita più brutta della gestione Allegri. Lo stesso tecnico di Livorno l’ha paragonata alla sconfitta con la Juve a Torino, ma bisognerebbe moltiplicarla per tre. Gli incubi iniziano ad arrivare solo dopo 7 minuti, quando Konscelny apre le marcature. Da quel momento in poi paura e confusione hanno offuscato le menti dei giocatori. I volti dei tifosi milanisti all’Emirates Stadium erano più spaventati dell’urlo di Munch (e probabilmente hanno perso anche qualche anno di vita). Della sciagura del primo tempo non si salva nessuno e per 45 minuti il Milan è stato in balia dei londinesi dilapidando tutto il vantaggio dell’andata. In molti però avevano dato i rossoneri già per spacciati dando vita ai primi processi. Invece nella ripresa con gli stessi uomini il Milan ha voltato pagina e ha rischiato di andare più volte al gol. La sonora sconfitta insegna che anche con un vantaggio di 4 gol, bisogna scendere in campo sempre concentrati. Tuttavia i tre errori che hanno provocato i gol dell’Arsenal provengono da distrazioni individuali, questo evince la mancanza di applicazione mentale alla vigilia della sfida. Nella ripresa c’è stata una risposta da vera squadra, con un insostituibile Mark van Bommel recupera palloni, e uno strepitoso Abbiati che ha compiuto un vero miracolo su Van Persie. Molto meglio l’Ibrahimovic della ripresa che si è battuto da solo in attacco visti gli atteggiamenti remissivi di Robinho ed El Shaarawy. Un Milan che deve fare tesoro degli errori per il proseguo della competizione europea. Dal 2007 i rossoneri non approdavano ai quarti di finale, e forse a mente fredda c’è anche la voglia di festeggiare.

Ieri Gennaro Gattuso ha sostenuto le visite mediche per ottenere l’idoneità sportiva. Fonti vicinissime al giocatore ci hanno informato sulle prove brillantemente superate dal rossonero. Bisognerà attendere il placet dagli Enti di propaganda sportiva riconosciuti che si consulteranno con il responsabile del reparto medico del Milan Rodolfo Tavana. Nel weekend, massimo ad inizio settimana prossima, arriverà la risposta che dovrebbe essere positiva, una pura formalità in cui si aspetteranno i canonici tempi burocratici. Sempre nella giornata di ieri è passata la notizia che Gattuso ha preso parte agli esami di selezione ad Appiano Gentile per il corso di allenatore che assegnerà il patentino Uefa B. L’iscrizione al corso è reale ma Ringhio non si è mai presentato perché le sue condizioni fisiche gli hanno fatto cambiare programma. L’iscrizione infatti risale al periodo in cui l’occhio gli dava molto fastidio, poi l’improvviso miglioramento ha spinto Rino a rifiutare al corso per tornare ad allenarsi con la squadra. Ma l’idea di prendere il patentino non è stata del tutto accantonata perché ha intenzione di tornarci quando gli esami si terranno direttamente a Milanello tra qualche mese. Anche perché Rino non ha mai scartato la possibilità di poter diventare un tecnico nel momento in cui appenderà gli scarpini al chiodo. L’obiettivo del centrocampista rossonero è di tornare al più presto in campo per giocare una partita ufficiale. Ad oggi sono 8 giorni esatti che Rino si allena con il gruppo, e il processo di riabilitazione continua a gonfie vele. Al momento infatti ha soltanto 30 minuti nella gambe, con lo scopo di aumentare gradualmente fino ad arrivare al top. Il fatto che sia stato portato a Palermo con la squadra è un chiaro segnale di come mister Allegri e lo staff tecnico conti molto su Rino. E’ stato un gesto che Gattuso ha apprezzato moltissimo e non vede l’ora di ricambiare tornando a vincere e ringhiare in campo.