L'eurosberla per crescere

L'eurosberla per crescereMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 9 marzo 2012, 08:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Dall'Europa all'Italia in pochissime ore, il Milan che a Londra ha centrato l'impresa col massimo sforzo e sofferenza e "minimo" risultato, deve calarsi nuovamente nella realtà nazionale. Dalla Champions dei top club rimasti, alla Serie A delle provinciali o delle pretendenti al titolo, diversi percorsi e diversi pigli. Il Milan cade in maniera inspiegabile all'Emirates, poche ore dopo la rivale bianconera (ad oggi imbattuta), aggiunge un'altra X al filotto, grazie al regalo particolarmente gradito fatto dal Bologna ai rossoneri. Contro il Lecce servirà un Milan diverso, molto più concentrato e meno vulnerabile, i salentini non vantano in rosa van Persie e co., ma commettere l'errore di entrare in campo poco calati nella parte, potrebbe costare più di quanto scontato in Inghilterra. Contro i Gunners la squadra non è stata da bocciare, le assenze si son fatte sentire, le scelte erano obbligate, ma qualcosa doveva esser fatto meglio. Se nel primo tempo si compromette la partita e nel secondo si rischia di rovesciarla, vuol dire che qualcosa non è andato come dovuto. Abbiati e van Bommel eletti tra i migliori in campo, rappresentano l'emblema: la difesa è risultata più determinante dell'attacco.

Già da qualche ora si è tornati a parlare di campionato, una competizione che si gioca sul lungo periodo che viste le distanze non ammette pause o passaggi a vuoto. I pugliesi arrivano a San Siro decimati da infortuni e squalifiche, ma consapevoli di aver tutto da guadagnare giocando al massimo. Allegri ha imparato la lezione impartitagli da van Persie e co. Ibra e gli altri si presenteranno al fischio di inizio, pronti ad affrontare un avversario che domenica vale più della stessa Juve. Serviva una scossa all'ambiente, i troppi elogi e la malasorte hanno toccato eccessivamente il gruppo, lo schiaffo non poteva arrivare in un momento migliore e in un'occasione più indicata. I rossoneri sconfitti dall'Arsenal in maniera netta e feriti nell'orgoglio hanno capito che nulla è scontato, l'insegnamento che ha causato la beffa, non ha portato con se il danno. Aver dominato la Juve e strapazzato gli inglesi a San Siro, può aver gasato particolarmente l'ambiente, riassaporare l'amaro gusto della sconfitta potrà giovare tanto nel presente, quanto nell'immediato futuro.