Pirlo? No grazie, noi abbiamo Nocegol.Tutto sulla situazione (momentanea) dei contratti in scadenza. Rivera-Milan: c'è aria di disgelo

Pirlo? No grazie, noi abbiamo Nocegol.Tutto sulla situazione (momentanea) dei contratti in scadenza. Rivera-Milan: c'è aria di disgeloMilanNews.it
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lunedì 12 marzo 2012, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
Giornalista pubblicista, vice-direttore di MilanNews.it. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Redattore di TMW Magazine. Opinionista per Odeon TV e Radio Radio. Inviato al seguito della squadra. Twitter:@PietroMazzara.

E si mette la quarta. Il Milan vola in vetta alla classifica e stacca la Juventus allargando a quattro punti la forbice con la squadra bianconera fermata, per la quattordicesima volta (14) sul risultato di parità nell’ostico campo di Marassi contro il Genoa. A San Siro va, invece, in scena il solito copione delle partite con le piccole. A sbloccarla ci ha pensato Antonio Nocerino che arriva a quota nove gol in campionato. Mai, il centrocampista campano, era stato così prolifico nella sua carriera ed è, ad oggi, il secondo marcatore della squadra dietro a Ibrahimovic arrivato a quota 19 gol in campionato in 21 presenze. Ma i gol del Noce hanno un peso specifico importante visto che spesso e volentieri sono serviti a sbloccare le partite o a metterle in ghiaccio. E pensare che il 31 agosto scorso era stato accolto da tutti come un pacco sbolognato da Zamparini all’amico Galliani. Ora le cose son ben diverse e scatta anche il paragone – se vogliamo impietoso – con Andrea Pirlo. L’ex metronomo milanista, oggi perno del centrocampo della Juventus, ha messo a segno un solo gol, su punizione, in questa stagione facendone segnare tanti. Ma a conti i fatti, i gol messi a segno da Nocerino, uno di questi proprio contro la Juventus, hanno un peso specifico enorme in questa leadership solitaria della squadra di Allegri. La domanda sorge spontanea: chi ci ha guadagnato? A conti fatti, io, non ho dubbi.

Oggi, alle 12, presso la sala executive di San Siro, Gianni Rivera verrà insignito del premio che il presidente della UEFA consegna a coloro i quali hanno fatto la storia del calcio. L’ex Golden Boy sarà omaggiato direttamente da Michel Platini e, alla cerimonia, ci sarà anche Adriano Galliani in rappresentanza del Milan con il quale l’abatino non è mai stato tenero, soprattutto quando venne estromesso dalla dirigenza della nuova proprietà targata Berlusconi. Vari sono stati gli episodi indicati dall’ex capitano milanista nei quali si è sentito deluso ma, oggi, la situazione potrebbe cambiare mettendo una pietra sul passato e guardando con nuova stima al futuro.

I rinnovi, intanto, sono questione sempre calda in casa rossonera anche perché sono tanti i giocatori dell’attuale rosa che vanno a scadenza il prossimo 30 di giugno. Andando con ordine e ruolo per ruolo notiamo come:

Flavio Roma (37 anni - portiere) – il buon Flavio è ormai perfettamente calato nella sua realtà di terzo portiere. Potrebbe rinnovare per un altro anno visto che il suo ingaggio è uno dei più bassi, se non il più basso, dell’intera rosa. E’ un uomo spogliatoio e potrebbe entrare nei quadri dello staff della prima squadra in un futuro non troppo lontano.

Gianluca Zambrotta (35 anni - difensore) – Non sta giocando tanto in questa stagione, ha avuto vari problemi fisici ma non vuole smettere. Il suo agente, ai microfoni di MilanNews in data 21 febbraio, ha detto che in caso di mancato rinnovo con il Milan il suo assistito non si accontenterà di giocare in una piccola. Al momento sembra essere molto lontano dal prolungare la sua storia milanista.

Mario Yepes (36 anni - difensore) – Professionista come pochi, ha regalato tre punti da leggenda nella strepitosa rimonta di Lecce firmando il 4-3 al via del Mare. Poi il problema che lo ha tenuto fermo per mesi. E’ indicato da tutti come partente e, al suo posto, dovrebbe arrivare Natali. Può lasciare a fine anno magari con un altro trofeo in bacheca.

Alessandro Nesta (35 anni – difensore) – Uno dei diospuri della difesa rossonera degli ultimi 10 anni non sta vivendo un grande momento. Continuamente bersagliato dai problemi fisici, sta provando a rientrare. Non andrà alla Juventus, come riportato da alcune voci di mercato, perché le strade per lui sono solo due: o rinnova con il Milan oppure metterà gli scarpini al chiodo.

Massimo Ambrosini (34 anni – centrocampista) – Il capitano valuterà insieme alla società il suo futuro alla fine del campionato. Già l’anno scorso fu uno dei primi a rinnovare e a sposare la new politik del prolungamento annuale. Anche lui bersagliato dai problemi muscolari, è una delle ultima bandiere del club e del calcio in generale.

Mark van Bommel (34 anni -  centrocampista) – Perno della mediana milanista, si è preso quasi subito la leadership in mezzo al campo entrando nel cuore dei tifosi. Bubu è considerato una pedina fondamentale da Allegri e Raiola ha aperto a una sua permanenza al Milan. Il PSV lo brama da mesi, lui è combattuto sul fatto di rimanere in un club prestigioso come quello rossonero oppure tornare a casa. La sensazione è che possa rimanere.

Gennaro Gattuso (34 anni -  centrocampista) -  Fermato da un nervo ottimo infame che non gli ha dato tregua fino a pochi giorni fa. E’ l’unico che, attualmente, ha il rinnovo pronto e potrà essere utile sia nel finale di stagione che nella prossima dove si potrà presentare come un nuovo acquisto. E’ stato il primo ad accettare la politica dello spalma ingaggi societario. E’ il leader carismatico dello spogliatoio. Fondamentale in ogni versione.

Clarence Seedorf (35 anni – centrocampista) – Il professore sta accusando tanti problemi a livello fisico e il fiato non lo sorregge più come una volta. La classe è cristallina e immensa così come il carisma. Ha un futuro assicurato come dirigente della società di via Turati ma potrebbe fare un altro anno.

Mathieu Flamini (28 anni – centrocampista) – Tornato da poco a calcare i campi di Milanello. Si è fatto male proprio nell’ultimo anno di contratto perdendo molto potere contrattuale. Ha grande mercato sia in Inghilterra che in Germania ma anche il Marsiglia ha pensato a lui. Se dovesse rinnovare, probabile, lo farà alla metà del faraonico ingaggio che percepisce ora.

Sulley Muntari (27 anni - centrocampista) – Arrivato in prestito a gennaio dall’Inter (dove aveva il contratto in scadenza), il ghanese vedrà il suo accordo temporaneo diventare definitivo in estate. Si è integrato subito nel sistema di gioco di Allegri e sarà rossonero ancora a lungo.

L’ultimo punto del borsino dei rinnovi lo dedico, come ovvio che sia, a Filippo Inzaghi. Il bomber piacentino, 39 anni da compiere ad agosto, è arrivato alla sua ultima stagione in maglia rossonera dopo 11 anni di gloriosa carriera con la casacca numero 9 sulle spalle. Sabato, dopo la conferenza stampa, io e Carlo Pellegatti lo abbiamo salutato mentre lui entrava nella club house rossonera e a domanda di Carlo, Pippo ha fatto capire, in maniera esplicita, che questi sono i mesi dell’addio. Addio che vorrebbe dare in grande stile, nel suo stadio tutto in piedi per lui, magari con il terzo scudetto vinto con il Milan. I contatti con l’Atalanta sono avviati da tempo e potrebbero concretizzarsi. Pippo, l’uomo della leggenda, l’uomo della storia recente del Milan dovrà lasciare come i grandi meritano e, sono sincero, una lacrimuccia scenderà dagli occhi di tutti i tifosi milanisti.