La risposta di Ibra: fatti non parole

La risposta di Ibra: fatti non paroleMilanNews.it
© foto di Tiziano Crudeli
martedì 13 marzo 2012, 00:00Editoriale
di Tiziano Crudeli
Telecronista del Milan a 7 Gold, direttore editoriale del settimanale sportivo "Sprint&Sport Lombardia". Opinionista al "Processo di Biscardi".

Ancora Ibra  protagonista in campo e fuori. Per le straordinarie  performances   arrivate  direttamente dal rettangolo di gioco e per quelle meno edificanti  nel dopo partita, quando, alla battuta di una giornalista di Sky che ritornava sui presunti diverbi con Allegri, ha reagito in maniera maleducata e scurrile. Le scuse formulate alla diretta interessata non cancellano l’ennesimo discutibile comportamento. Zlatan non ha freni inibitori così si lascia  andare ad esternazioni che  possono essere fraintese e allora spuntano scoop a tutta pagina.  Lo svedese, al di là dei suoi atteggiamenti irritanti,  forse non ha torto quando sostiene: “Tanti parlano senza sapere le cose….”
Milan- Lecce.  Quando al 7’  del primo tempo   Nocerino, su  assist di Ibra, ha messo a segno il suo nono gol in Serie A il vecchio Diavolo, bisognoso di riscatto dopo la batosta in Champions,  ha trovato  spianata la strada.  Il margine di un gol di vantaggio  non era però del tutto  rassicurante e allora qualche preoccupazione diventava legittima, tanto più che i rossoneri  gettavano  al vento alcune ghiotte  opportunità. Una in particolare decisamente clamorosa: Robinho, complice uno svarione difensivo dei salentini, si è ritrovato   solo davanti al portiere  Benassi e ha sprecato l’occasione con un pallonetto sciagurato. Inutile però fare i sofisticati e cercare il classico pelo nell’uovo. Quello che contava era il risultato pieno. Risultato che è stato consolidato nel secondo tempo con un gran gol di Ibra, innescato da Emanuelson che ha corretto la traiettoria del cross e servito  lo svedese che  si è accentrato e ha lasciato  partire una spettacolare e imprendibile  bordata.  Zlatan ha realizzato 19 reti in campionato (27 stagionai)  e ha servito 8 assist.

Una risposta concreta  alle polemiche montate dopo la sua  analisi critica, che chiamava in causa anche se stesso,    sulla  squallida prestazione del Milan  contro  l’Arsenal.
Nel match numero 27 del campionato (il 39esimo della stagione) sugli scudi Mark Van Bommel, ottimo maestro di cerimonie. Troppo facile elogiare Ibra che con la prestazione di domenica ha (forse) messo a tacere coloro che hanno fagocitato  le diatribe  e le  divisioni interne. Nocerino una vita da mediano con  9 gol realizzati , 1 palo colpito, e un quasi gol (l’autorete col Cagliari di Pisano che lo ha anticipato sulla linea di porta) costituiscono  un bottino di reti impensabile per un centrocampista incontrista che gli permette di entrare nella  “Hall of fame”  rossonera.  Citazione  anche per Emanuelson, che,  se non altro, ha avuto il pregio di confezionare il secondo assist stagionale.       
Milan in fuga? I  4 punti di vantaggio sono una buona base di partenza in vista  del  rush finale. Un discreto margine  sul quale si può costruire il futuro in campionato. Il Milan, oltretutto, recupererà alcuni giocatori importanti che dovrebbero far crescere il tasso tecnico della squadra.  Il segreto, checchè dicano coloro che vanno alla ricerca di scoop ad ogni costo, sta nell’armonia del gruppo che a volte, quando si distrae, va richiamato all’ordine. Ibra, forse, è utile anche in questo.
L’altra faccia della medaglia è meno positiva. Il Milan se abbassa la guardia e, come Narciso, si specchia nell’ indiscussa bellezza estetica della sua manovra,  rischia di rovinarsi e  di rovinare quanto di buono ha seminato.  Muriel in scivolata sottomisura  e Bojinov, nell’unico tiro in porta del Lecce, sono andati  vicino a guastare la festa alla capolista.