Nell'urna tanti ricordi

Nell'urna tanti ricordiMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 16 marzo 2012, 08:30Da Milanello
di Giuseppe Bosso
Tante ex avversarie di finali europee tra le psosibili avversarie dei rossoneri

Cosa uscirà dall'urna di Nyon? Ancora poche ore di suspense e i tifosi rossoneri conosceranno il nome dell'avversaria del Milan nei quarti di finale di Champions, appuntamento a cui il MIlan manca dall'edizione 2007, conclusa con la vittoria di Atene sul Liverpool; ad eccezione della rivelazione Apoel, prima squadra cipriota ad essere arrivata così avanti in una competizione europea, le altre squadre sono state spesso, in passato, avversarie di memorabili sfide che hanno fatto la storia del Milan. Ci riferiamo, in particolare, a cinque finali della 'Coppa dalle grandi orecchie', e ricordi piacevoli sono legati senza dubbio al Benfica, battuto a Wembley nel 1963 con una doppietta di Altafini, che regalò ai rossoneri il loro primo titolo europeo, e a Vienna nel 1990 da un gol di Rijkaard. Così come piacevole è il ricordo dello schiacciante - e inaspettato - trionfo sul Barcellona di Crujff ad Atene nel 1994, quando gli uomini di Capello, pur privi di due colonne come Baresi e Costacurta, riuscirono a tenere a bada il temibile attacco blaugrana formato da Stoichkov e Romario, mentre Massaro con una doppietta, Desaylly e Savicevic con un fantastico pallonetto fimavano un memorabile 4-0. Amari ricordi, invece, gli incroci all'ultimo atto con Real Madrid e Olympique Marsiglia. Nel 1958 i rossoneri conquistano la loro prima finale di Coppa dei Campioni, che si disputa a Bruxelles, contro lo squadrone spagnolo che ha dominato le prime due edizioni.

La squadra, guidata da Liedholm e Grillo, affronta con coraggio i blancos, ma soccombe per 3-2 ai supplementari. 19 anni fa, proprio a Monaco dove si disputerà la finale di quest'anno - ma allora nel vecchio Olympiastadion, sostituito ormai da anni dalla suggestiva Alianz Arena - il Milan di Capello fu sconfitto dai francesi con un gol di Bolì sul finire del primo tempo, dopo che per tutta la fase eliminatoria avevano subito solo una rete, da Romario. A rendere più amaro quel k.o. l'infortunio di Marco Van Basten, che quella sera chiuse tristemente - e troppo presto - la sua folgorante carriera, e poi i veleni che seguirono per lo scandalo che coinvolse il club di Tapie, compresa una torbida vicenda di doping che l'Uefa avrebbe probabilmente fatto meglio ad approfondire.