Pensiamo solo al Parma!

Pensiamo solo al Parma!MilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
venerdì 16 marzo 2012, 18:44Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan è atteso dall'insidiosa trasferta al Tardini (campo storicamente ostico per i rossoneri) ma il rischio è di pensare già alla Juventus (partita di martedì) se non addirittura alla doppia sfida contro il Barcellona.

L'allenatore del Milan Massimiliano Allegri ha accolto la notizia dell'accoppiamento del suo Milan con il Barcellona nei quarti di finale di Champions League con la solita serenità, cercando di vedere il lato positivo della cosa, cioè che in caso di "miracolo" (perchè così andrebbe definita un'eventuale qualificazione dei rossoneri) la strada verso la finale, sarebbe spianata e più facile; in fondo il ragionamento non è sbagliato, perchè è fin troppo ovvio che chi vuole tentare di vincere la Champions deve fare i conti, prima o poi, con il Barcellona, quindi meglio pensarci subito e togliersi il pensiero, nel bene o nel male, così in caso di eliminazione si può concentrarsi sul campionato e in caso di qualificazione si può ragionevolmente pensare, non solo di raggiungere Monaco, ma anche di alzare la Coppa "dalle grandi orecchie", perchè chi elimina i migliori al mondo diventa automaticamente favorito. Immagino, però, che il resto dell'ambiente rossonero non abbia reagito con la stessa serenità e sia già in ansia per una sfida che comincerà solo il 28 marzo; in mezzo ci sono ancora tre partite, due di campionato e una di Coppa Italia e bisogna sforzarsi di pensare solo a queste, una per volta. Il Milan, dopo l'eliminazione del Napoli ad opera del Chelsea, rimane l'unica squadra italiana in corsa su tutti i fronti e ciò costringe ad un surplus di impegno una rosa ridotta ai minimi termini dai tanti infortuni; la cosa importante, però, è non lasciarsi travolgere dalla terribile sequenza di partite ravvicinate e decisive e pensare ad un solo impegno alla volta. Immagino già Allegri che sta catechizzando i suoi ragazzi dicendo che la partita di Parma è la più importante della stagione, perchè consentirebbe di mantenere almeno invariato il vantaggio di quattro punti sulla Juventus appena conquistato domenica scorsa e di sedersi tranquillamente in poltrona a seguire la difficile partita della Juventus a Firenze, con la segreta ed inconfessabile speranza (ha portato fortuna settimana scorsa usare questi termini...ci riprovo!) di dilatarlo ulteriormente; difficile credergli ora che c'è una doppia sfida contro il Barcellona da affrontare, ma è giusto che il mister dica così ed è importante che i giocatori seguano le sue parole, perchè siamo davvero all'inizio di un periodo decisivo in tutte le competizioni e non si può snobbare alcun impegno. All'orizzonte c'è anche la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus, impegno difficilissimo perchè bisogna ribaltare la sconfitta 1-2 dell'andata a San Siro nell'inespugnabile fortino juventino, ma anche questa affascinante sfida contro i rivali numero uno di questa stagione non deve distrarre l'ambiente, nonostante sia innegabile la voglia di dimostrare finalmente in uno scontro diretto di essere più forti dei bianconeri, come indica la classifica del campionato in questo momento.

Purtroppo, come già detto, a complicare ulteriormente il compito ad Allegri e ai suoi ragazzi ci sono i tanti infortuni ed un'emergenza che non vuol finire; doveva essere la settimana dei rientri, invece per ora ci sono stati altri due infortuni, quello più grave di Abate (risentimento muscolare, almeno due settimane di stop) e quello più lieve di Robinho (contusione alla caviglia, Allegri non lo rischia a Parma); l'unico rientro, invece, è quello di Maxi Lopez, ovviamente solo per la panchina, ma anche Gattuso è finalmente convocabile dopo sei mesi e dopo aver ridotto le dosi di cortisone (ma anche lui non ha certo i novanta minuti nelle gambe, visto che non gioca una gara ufficiale dai primi di settembre). La difesa sarà in estrema emergenza con Bonera spostato a destra e Yepes al rientro in campo dopo una lunga assenza nel ruolo di centrale accanto a Thiago Silva; c'è anche una seconda ipotesi visto che c'è abbondanza solo a sinistra dove sono disponibili Antonini, Mesbah e Zambrotta: potrebbe giocare a destra Antonini (destro naturale anche se gioca a sinistra) o Zambrotta (che già l'ha fatto in carriera), con Mesbah a sinistra, Bonera al centro (è il suo ruolo e nelle ultime due occasioni ha giocato bene) e Yepes non rischiato dal pirmo minuto visto che non ha ancora messo piede in campo dopo l'infortunio alla caviglia; va un po' meglio in attacco, dove pur con l'assenza di Robinho restano quattro giocatori per due maglie, con Ibra ed El Shaarawy titolari, Maxi Lopez e Inzaghi in panchina ed Emanuelson trequartista. A centrocampo Ambrosini sostituisce l'acciaccato e non convocato Van Bommel e sono confermati l'ottimo Nocerino e Muntari, in cerca di riscatto dopo la scialba prestazione contro il Lecce. Formazione praticamente già decisa e non potrebbe essere altrimenti, con un numero di indisponibili ancora a due cifre. L'obiettivo ora è recuperare più giocatori possibili per la doppia sfida contro il Barcellona, ma non bisogna commettere l'errore di catalizzare tutta l'attenzione su quelle date, perchè prima bisogna vincere a Parma e non sarà facile, perchè al Tardini il Milan ha avuto spesso molti problemi e se proprio non si può parlare di tabù (lo scorso anno il Milan vinse a Parma con l'ultimo splendido gol di Pirlo con la maglia rossonera) si può tranquillamente dire che si tratti di un campo ostico dove i rossoneri hanno spesso faticato e di un avversario temibile che ha saputo fare brutti scherzi al Milan, a cominciare dal marzo 1993, quando il tuttora insuperato record di imbattibilità di 58 partite in campionato venne interrotto proprio dal Parma. Non sarà una partita facile per i capolista del campionato, nonostante la classifica possa far pensare il contrario; oltretutto proprio la classifica dice che il Parma è ancora invischiato in zona retrocessione (solo sei punti sopra il Lecce, distanza non ancora di sicurezza) e non può certo regalare punti. Sulla panchina degli emiliani c'è una vecchia conoscenza del popolo rossonero, l'indimenticabile e indimenticato Roberto Donadoni, ma è chiaro che al fischio d'inizio dell'arbitro gli affetti e le emozioni lasceranno spazio su entrambi i fronti solo alla voglia di vincere e conquistare punti pesanti per i rispettivi obiettivi. Come già detto, una vittoria sarebbe molto importante per mantenere almeno invariato il buon vantaggio in classifica e spendere più avanti possibile il bonus conquistato domenica scorsa (il Milan può permettersi il lusso di perdere una partita fra le undici che mancano) e consentirebbe di arrivare alla delicata sfida di martedì con entusiasmo e voglia di provarci, a patto di non essere già condizionati e distratti dalla doppia partita contro il Barcellona. In fondo con un sorteggio come questo è ancor più importante non distrarsi in campionato; è chiaro che il cammino in Champions è molto complicato, quindi mantenere il primato in classifica è necessario ora più di prima, per non rischiare di ritrovarsi a mani vuote a fine stagione; per questo Parma può essere una tappa decisiva e va affrontata con la massima attenzione e concentrazione a maggior ragione da una squadra rimaneggiata. Pensiamo solo al Parma, almeno fino alle 20 di questo appassionante sabato di campionato, che vede impegnate le prime due della classifica; il Milan deve fare il suo dovere e mettere pressione ai rivali che giocheranno dopo, cosa che si ripeterà sempre nelle prossime settimane, visto che i rossoneri giocheranno  costantemente prima della Juve (di qualche ora se non addirittura il giorno prima), almeno fino a metà aprile e non potranno fare calcoli, non essendo a conoscenza del risultato dei rivali, vantaggio che, invece, avrà la Juventus in caso di passo falso dei rossoneri. Intanto il Barcellona è già una dolce ossessione ma è ancora un obiettivo lontano per una squadra che lotta su tutti i fronti e proprio per questo non può permettersi mai distrazioni di alcun tipo, perchè è vero che, come ha detto Galliani, Parma non è decisiva perchè mancano ancora molte partite, ma non si può fare passi falsi per non complicare ulteriormente un periodo che di difficoltà ne prevede già abbastanza, soprattutto da oggi con quel sorteggio terribile e spietato.