Insieme si può

Insieme si puòMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 18 marzo 2012, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Questi due mesi e mezzo, in cui Boateng è rimasto ai box per un doppio problema ai flessori, hanno sancito un evidente salto di qualità per Urby Emanuelson. La continuità e la fiducia dimostrata dall'ambiente, Allegri in primis, sono state fondamentali per l'olandesino, un giocatore completamente rinnovato rispetto a quello impacciato degli inizi in rossonero. La posizione di trequartista, seppur interpretata all'occorenza anche ad Amsterdam, non è mai stata una pecularità del suo repartorio: bravo il tecnico toscano a valorizzare l'ex lanciere, sfruttandolo ed adattandolo in un ruolo focale per il gioco milanista. Senza Boa, altro trequartista atipico, Emanuelson ha avuto modo di crescere e di conquistare i cuori dei tifosi, aiutando la squadra in queste settimane di soffocante emergenza. L'infermeria sembra ora intenzionata ad alleggerirsi e il rientro di Prince è ormai prossimo.

Una domanda però sorge spontanea: quale sarà il destino di Urby con il ritorno dell'esplosivo ghanese? Panchinare l'orange, adesso come adesso, pare quasi un'eresia: sarà quindi compito di Allegri cercare di far coesistere i due giocatori. Nel match d'andata contro l'Arsenal, a seguito dell'infortunio di Seedorf, Emanuelson non sfigurò affatto come mezz'ala sinistra, aiutato anche dalla presenza (pochi metri più avanti) del rientrante numero 27. A Londra, sempre nella stessa posizione, l'ex Ajax faticò molto di più, ma fu l'intero assetto rossonero a non convincere, in piena balia del ruggito Gunner nei primi quarantacinque minuti di gioco. Nelle prossime sfide dovrebbe presentarsi questa prova del nove: Prince tornerà e l'olandese sarà chiamato ad un probabile, ma non scontato, arretramento. Mezz'ala sinistra e (perchè no?) anche terzino: Urby ha dimostrato di essere un giocatore eclettico e di focale importanza, la sua freschezza continuerà ad essere utile anche con l'imminente recupero di Boateng.