...A Torino per violare il "santuario" bianconero: c'è in gioco l'onore

...A Torino per violare il "santuario" bianconero: c'è in gioco l'onoreMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 19 marzo 2012, 19:30Focus On...
di Emiliano Cuppone

La sfida è di quelle affascinanti, nonostante il terreno sia quello bistrattato della Coppa Italia, nessuna delle due squadre ha intenzione di cedere un centimetro all’avversario: è Juventus-Milan.
C’è poco da dire, rivalità cittadina a parte, questa è la partita più importante per i colori rossoneri. La Vecchia Signora è da sempre la rivale più ostica, quella più blasonata, quella da battere per primeggiare in terra tricolore. Dopo il terremoto calciopoli, seguito a ruota dal dominio nerazzurro, i bianconeri sono tornati ad essere gli avversari da battere, sono tornati ad alzare il capo fieri, pronti a dare battaglia su tutti i campi da gioco.
La rivalità si è infiammata in questi mesi, la Juventus è stata la vera rivelazione del campionato, nessuno si aspettava che la formazione di Conte potesse essere così competitiva, nessuno poteva pensare che fossero pronti a dare battaglia dentro e fuori dal campo con un fervore tale.
I torinesi in stagione si possono fregiare anche del vessillo d’imbattibilità, nessuno è stato capace sino ad oggi a metterli sotto definitivamente, nessuno è riuscito ad uscire con i tre punti dopo aver incrociato le spade con i guerrieri del tecnico salentino.

Inviolabile lo Juventus Stadium, santuario ancora immacolato, vera roccaforte di una squadra che non sembra aver alcuna intenzione di abbandonare il raro vanto di essere l’unica formazione imbattuta non solo in Italia, ma nell’intero continente.
Non solo c’è da compiere un’impresa che non è ancora riuscita a nessuno in stagione, ma c’è da ribaltare un risultato pesante come il 2-1 di San Siro, la squadra di Allegri dovrà vincere con due gol di scarto o comunque segnandone almeno tre per essere certa di raggiungere la finale.
Ci vorrà un Milan super, ci vorrà la squadra delle grandi occasioni, ci vorrà intelligenza tattica, grinta e fortuna, ci vorrà il vero diavolo, quello che non teme nessuno ed affronta ogni avversario con la consapevolezza di potergli fare male in qualsiasi momento.
E’ carico Zlatan Ibrahimovic, ha lanciato la sua personalissima sfida ai bianconeri, lui che si erge sempre più a paladino della causa rossonera, lui che non ha mai voglia di perdere, neanche in allenamento, lui che è abituato a fare razzia di trofei in giro per il continente. E’ carico Massimiliano Allegri, che sente particolarmente la sfida ed il confronto con il collega “nemico” Antonio Conte, che pagherebbe per essere il primo a violare quell’alone di sacralità che circonda lo stadio bianconero.
E’ pronto il Milan, sembra poter passare sopra alle tante assenze. Le defezioni sono una costante di questa stagione, ci siamo abituati, le abbiamo metabolizzate ed abbiamo capito di poter trionfare nonostante la sfortuna.
Abbiamo la quarta chance di mettere sotto la rivale di sempre, abbiamo l’opportunità di dimostrare sul campo una supremazia che la classifica ed i punti sembrano suffragare ormai da tempo, c’è la voglia di squadra e tifosi di battere la nemica di sempre, di dare una prova di forza che scoraggi l’avversaria e le mostri quanto possa essere cattivo il Milan di Allegri.
La Coppa Italia diventa terreno importante, diventa trofeo da vincere, specie quando si arriva alle battute finali, in particolare quando si affrontano avversari di questo calibro, c’è in gioco molto più di una semplice coppa, c’è in gioco l’orgoglio, c’è in gioco l’onore.