Crudeli: "Milan, a testa alta"

Crudeli: "Milan, a testa alta"MilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello/TuttoMercatoWeb.com
mercoledì 21 marzo 2012, 22:15News
di Antonio Vitiello
fonte di Tiziano Crudeli

Milan fuori dalla Coppa Italia. Con onore. Ma anche con qualche recriminazione per la sconfitta subita nel   match di andata.  Magra consolazione, il Milan è stata la prima squadra a battere 2 a 1 la Juventus  allo Juventus Stadium nell’arco dei 90 minuti. Peccato poi che ci siano stati i supplementari, soprattutto il primo tempo quando i rossoneri sono stati letteralmente presi d’assalto e hanno spesso vacillato fino al gol del definitivo  pareggio di Vucinic. Cos’è mancato al Milan per compiere l’impresa?  Il ritmo e l’intensità. Non è bastato avere esercitato un possesso palla superiore (alla fine sarà 55,4% a 44,6%) se poi la manovra è lenta e produce poco. Tutti gli uomini del centrocampo milanista sottotono. Seedorf, al rientro dopo un fastidioso infortunio, è un regista poco illuminato e si è mosso  con cadenze  da moviola, Aquilani falloso e nervoso non ne ha azzeccata una, Muntari non è Nocerino per cui in zona gol non ha gli stessi  tempi d’inserimento , Emanuelson, cresciuto alla distanza, non pervenuto per lunghi periodi  del match. Antonini e Mesbah hanno provato a spingere, ma  spesso sono andati a sbattere contro il muro juventino. Tanta buona volontà senza costrutto. Così Ibra  là davanti  spesso defilato non aveva adeguati rifornimenti. Dei suoi primi e unici 45’ da ricordare un diagonale insidioso parato a terra da Storari. Una inezia per il bomber principe del campionato. Il suo giovane compagno di reparto Stephan El Shaarawy, preso nella morsa degli arcigni difensori bianconeri, non è riuscito  a districarsi e a incidere.  Eppure la Juventus, probabilmente forte del vantaggio,  è stata tenuta in scacco per diverso tempo. A spezzare l’equilibrio sono  arrivati  puntuali gli  errori difensivi dei  milanisti sfruttati a meraviglia dai bianconeri.   Mesbah cincischia e perde palla, una volta che Pirlo riceve la sfera confeziona un lancio al bacio per Lichtsteiner che sullo scatto  lascia sul posto Mesbah. Il traversone  dello svizzero viene raccolto da Del Piero che, complice una sfortunata scivolata di Mexes, libero e indisturbato anticipa Amelia e realizza il gol del vantaggio.

Si va al riposo con la convinzione che per la Juve sia ormai fatta. Nel secondo tempo Ibra rimane negli spogliatoi sostituito da Maxi Lopez. Poi al 6’ un lampo rossonero rimette tutto in discussione. Mexes inventa un lancio lungo per Mesbah che, bruciato sul tempo Pepe, realizza  di testa  un gran gol.  E’ la sua prima rete in rossonero. Al 36’ Maxi Lopez offre un saggio delle sue notevoli capacità: spalle alla porta riceve una verticalizzazione di Muntari, stoppa la palla di petto e poi  rapidissimo  si gira, prende in controtempo i difensori bianconeri e piazza una meravigliosa fiondata che s’infila sotto la traversa. Al termine dei 90 minuti regolamentari  Milan-Juventus 2 a1.  Si va ai supplementari. E qui casca l’asino. La Juve innesta la quarta e il Milan cala vistosamente. Le occasioni per bianconeri fioccano. Poi al 6’ del primo tempo supplementare Vucinic inventa un gol d’autore e allora cala il sipario anche se il Milan  con, grande generosità e orgoglio, prova fino alla fine  a mettere in difficoltà l’avversario. I numeri dicono: tiri nello specchio  porta  Juventus 8, Milan 4. Tiri fuori: Juventus 7, Milan 4. Morale, se una squadra concludi poco difficilmente riesce a spuntarla. Partita comunque  combattuta, a tratti perfino bella. Rispetto ai confronti precedenti (2 sconfitte e 1 pareggio) il Milan è migliorato. Anche sul piano della tenuta fisica.