Un solo obiettivo: dimenticare la Juve per arrivare alla seconda stella prima dell'Inter

Probabilmente è il Milan che quest'anno riesce a valorizzare particolarmente la Juventus. Perché, indipendentemente dagli infortuni, non è possibile che in 4 scontri si siano verificati due pareggi e due sconfitte rossonere. Non è possibile semplicemente perché se il primo ko ci poteva pure stare perché all'inizio della stagione (quando notoriamente il Milano non è ai massimi livelli), gli altri passi falsi sono inspiegabili. È vero anche che in campionato forse - con il gol di Mutari - il Milan avrebbe vinto, ma sta di fatto che l'esclusione dalla Coppa Italia lascia comunque tanta amarezza. Galliani si è premurato si sottolineare che non lascerà strascichi, ma francamente qualche dubbio resta. Anche perché se tutti dicono che comunque il Milan è ed è stato superiore, allora sorge spontaneo chiedersi come mai non sia riuscito a vincere almeno una sfida delle quattro. Ibrahimovic, febbricitante o meno, ha sempre sofferto la fisicità dei difensori juventini, mentre la mancanza di punti di riferimento era la strategia da adottare fin da subito. La difesa bianconera è rimasta immobile sul gol di Mesbah dimostrando di soffrire di grosse amnesie quando gli avversari propongono inserimenti rapidi.

Insomma forse per una volta Allegri avrebbe potuto risparmiare lo svedese anche perché i prossimi impegni sono tutt'altro che agevoli. Tolto il fatto che contro la Juve ormai la sfida fosse diventata quasi una questione di principio, ora basta chiacchiere e sotto con il campionato. I sogni di triplete poi non li ha mai avuti nessuno, soprattutto dopo il sorteggio europeo. Contro il Barcellona basta evitare figuracce, contro la Roma serve solo vincere. Il Milan deve rimanere concentrato sul campionato, il vero grande obiettivo. "Vogliamo la seconda stella prima dell'Inter", aveva detto Galliani nel pre campionato. Ecco, ora è il momento di dimostrarlo.