Come senza Ibra

Come senza Ibra  MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
martedì 27 marzo 2012, 10:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Dire che il Milan si presenta all'appuntamento contro il Barcellona in uno stato ottimale è come usare un eufemismo, per sdrammatizzare una situazione che muta di giorno in giorno. Per qualche nome ritrovato dalla mediana in avanti (vedi Aquilani, Boateng Robinho e Maxi Lopez), Allegri deve rinunciare al suo big di difesa, Thiago Silva. L'oggetto del desiderio blaugrana costretto allo stop per l'ìinfortunio patito contro la Roma, è una tegola che giunge quasi inaspettata per l'ambiente, ma soprattutto va a ledere un reparto che deve fare i conti con altri acciaccati illustri. Abate in queste ore verrà sottoposto ad un test per verificarne le reali quanto scarse possibilità d'impiego, Antonini pur non al 100% ci sarà, così come Nesta chiamato a rimpiazzare il brasiliano, nonostante il periodo di inattività. Il Milan formato Europa si presenta incerottato è quì che forse verrà fuori il carattere della squadra.

Il Diavolo non poteva trovarsi opposto avversario peggiore, le geometrie degli uomini di Guardiola, sono mirate alla ricerca della perfezione, stancano chi le subisce e spesso, mettono in condizione Messi e gli altri di rendersi pericolosi nella retroguardia avversaria. I rossoneri dovranno far quadrato per evitare o meglio, arginare le sortite offensive blaugrana. E' mancato Ibrahimovic e il gruppo ha saputo mediare all'assenza responsabilizzandosi a dovere, mancherà Thiago Silva e la reazione dovrà essere la stessa. Lo ha detto Mexes: "Servirà dare di più", lo spirito è quello giusto, piangersi addosso a poche ore dal match, non giova al morale e non aiuta di certo a trovare i giusti stimoli. Andare avanti in Champions League significa essere forti, per avvicinarsi alla data ultima valevole la finale, bisogna confermarsi tali, battendo avversarie di altissimo livello. Il Milan dal mazzo ha pescato il peggio del peggio, paragonabile forse soltanto al Real Madrid, Allegri dovrà lavorare molto sulla concentrazione e ricordare ai suoi ragazzi che il gruppo ha saputo superare tante difficoltà e che quella accusata oggi è solo l'ultima di una serie, destinata comunque a proseguire.