Fiesta nobile!

Fiesta nobile!MilanNews.it
mercoledì 28 marzo 2012, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
Nato a Milano, dopo i trascorsi a Radio Peter Flower e TeleLombardia, è approdato alla fine degli anni ottanta a Mediaset come inviato prima e telecronista delle partite del Milan poi. Volto noto di Milan Channel, è anche azionista del club.

La fiesta del libro di Hemingway era mobile. A San Siro invece la fiesta è nobile perché si affrontano i due club che si stanno contendendo il titolo di miglior squadra della storia. Fino a qualche anno fa, gli studiosi del calcio avevano eletto proprio il Milan di Arrigo Sacchi la più forte squadra di sempre, ora questo prestigioso alloro è minacciato da Messi e compagni. Questa sera, proprio i discendenti della Stirpe d’Oro, capitanati da Massimo Ambrosini, hanno la possibilità di minare le certezze dei giudici, cercando di ipotecare un passaggio del turno, oggi pronosticato da pochi. Sono gli stessi “pochi”  che non avevano perso la fiducia anche quando, sotto il Partenone, il Milan senza Costacurta e Baresi affrontò il Barcellona di Crujff, coventrizzandolo con un pesante 4-0 che sembrò dare linfa vitale anche alle Cariatidi del Tempietto poco lontano.

Parlando con Allegri, davanti alla Sala del Caminetto a Milanello, traspariva tutta la sua fiducia, mista però anche al disappunto di dover affrontare i grandi rivali spagnoli con una rosa priva di qualche giocatore importante e con altri, reduci da lunghi infortuni, che non possono essere al top della condizione.

Sono stati epici i Ragazzi in questa stagione. Hanno lottato con tante avversità, con la sfortuna sempre non dietro l’angolo, ma ben davanti. Nulla però li ha fermati. Sputando sangue, masticando ferro spinato, sono ancora lì pronti a regalare un’altra serata magica, un‘altra serata indimenticabile. Ricordo sempre le parole di Adriano Galliani, sull’aereo che riportava indietro una squadra triste per la sconfitta contro il Boca Juniors nel 2003. Mentre in sottofondo, come colonna sonora, si odono le grida degli scatenati tifosi argentini, il dirigente rossonero confessava: ”Non sono triste. Essere qui vuole dire aver vinto la Champions League, essere qui vuole dire giocarsi il titolo di squadra più forte del Mondo!”. Essere domani sera a San Siro significa aver giocato, nella scorsa stagione, ai massimi livelli, significa aver superato un girone sempre difficile. Vuole dire poi essere tra le prime otto squadre d’Europa, nel salotto buono dove il Milan è sempre stato ospite prestigioso e ben accolto.

Vorrei vedere domani il Milan che ha affrontato l’Arsenal a San Siro un mese fa. Con la stessa determinazione, con la stessa fame, anche il Barcellona potrebbe tremare. Guardiola teme i rossoneri, ne conosce la storia, l’orgoglio, il valore . Lui ricorda bene come entrò per la prima volta nella leggenda il Milan di Arrigo Sacchi. Un 5-0 sul Real Madrid che nessuno ha mai dimenticato. 23 anni dopo, molti tifosi rossoneri hanno le stesse sensazioni, vogliono rivivere le stesse emozioni. Chi non ci crede rimanga a casa. Ed infatti domani San Siro sarà tutto esaurito! Noi ci crediamo, io ci credo!