Coco: "Milan, stasera te la giochi: è la mia partita. Il prossimo anno Mesbah trascinatore, come Nocerino"

Coco: "Milan, stasera te la giochi: è la mia partita. Il prossimo anno Mesbah trascinatore, come Nocerino"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
mercoledì 28 marzo 2012, 08:15News
di Antonio Vitiello

Luci a San Siro. Si gioca Milan-Barcellona, una partita mai banale.  In ballo c'è il passaggio al turno successivo di Champions League. I rossoneri di Allegri proveranno a fare lo sgambetto ai blaugrana guidati da Pep Guardiola. Di questo ed altro TuttoMercatoWeb ne ha parlato con il doppio ex Francesco Coco.

Coco, sbaglio se la definisco la sua partita?
"No, perché sono le due società dove mi sono trovato meglio. Sono stato accolto alla grande, ho ricordi fantastici. E poi indipendentemente da chi vince e passa, sarei contento perché il cuore è diviso. Ovviamente se dovesse vincere il Milan sarei più soddisfatto".

Gara già scritta o il Milan può dire la sua?
"Il Milan è strutturato per poter far bene, poi però se vincerà la Champions o arriverà in fondo, lo dirà il campo. Sulla carta è inferiore a Barcellona e Real, ma il calcio è bello anche per questo. Noi diciamo che il Barça si può battere, ma anche loro sono preoccupati: sanno che se sbagliano partita potrebbero sorgere dei problemi".

Difficile che sbaglino partita. Non crede?
"Il Barcellona è la squadra che gioca meglio a calcio, anche perché ha dei protagonisti fantastici. Messi è sulla bocca di tutti, ma Iniesta e Xavi sono due grandissimi. Il Barça ha giocatori superiori a chiunque, in tutti i ruoli. Mi ricorda molto il Milan di Sacchi, che spadroneggiava ovunque perchè era la squadra più forte al mondo. I blaugrana vanno temuti, ma negli ultimi mesi hanno dimostrato di non essere in grandissima forma: se vengono attaccati fann fatica. Il Milan deve provarci, è una grandissima società, ha giocatori che possono fare la differenza. Ibra su tutti, che in Italia è un extraterrestre. Mi auguro riesca a vincere la Champions League".

Giusto puntare su Ibra?
"Da uno come lui ci si aspetta sempre il massimo. Ma non è possibile che un giocatore possa essere sempre in prima linea. Ci sono partite in cui non può fare il massimo. Però in Europa pur non spadroneggiando ha fatto bene. Non sempre si può pretendere che il giocatore chiave dia la carica. Ibra è immenso, criticarlo o mettere in dubbio le sue qualità solo perché in Champions a volte non dà quello che ci si aspetta, è ingeneroso. Poi per vincere trofei serve anche fortuna. Non sempre vince chi gioca meglio. Il Milan e Ibra devono anche essere fortunati".

Lo svedese avrà voglia di rivalsa?
"No, non penso Ibra voglia far leva sulla voglia di rivalsa. Al Barcellona non ha fatto benissimo, ma ha realizzato tanti gol, pur non lasciandosi benissimo. È un giocatore troppo importante per pensare che possa scendere in campo per avere una rivincita. Lo farà solo per il Milan, una società seria. Penso voglia vincere con la sua squadra. Le rivalse non fanno bene".

Che ne pensa di Djamel Mesbah? Per lui il Milan ha condotto un'operazione alla Nocerino.
"Nocerino mi ha colpito per il suo modo di stare all'interno del gruppo. Umilmente si è messo a disposizione del Milan, sfruttando bene le occasioni. Ha fatto tanti gol, cosa non da poco per un centrocampista. Può succedere a Lampard. Ma se Nocerino c'è riuscito è perché ha delle qualità. E questo nessuno lo avrebbe immaginato, ma ha dimostrato agli scettici che è lì a giocarsela. Personalmente mi ha stupito. È una scoperta da leccarsi i baffi.
Mesbah nelle prime uscite era intimidito, adesso sta conoscendo bene l'ambiente è più tranquillo e le ultime partite sono state positive. Sicuramente è un giocatore che l'anno prossimo trascinerà il Milan".