Aspettando Zlatan

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mercoledì 28 marzo 2012, 12:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

E' ormai divenuta una questione quasi personale, si presenta l'appuntamento da non fallire e le attenzioni cadono tutte su di lui. Zlatan Ibrahimovic autentico leader del Milan, è chiamato all'ennesima prova del nove. Balbetta spesso nei match che valgono più di tanto, non una questione mentale, sicuramente più tecnica, dove avversari prestano maggiore attenzione e soprattutto il livello e lo spessore, aumentano sensibilmente rispetto al campionato italiano o alle varie fasi a gironi. Se è vero che per molti il Milan nonvale il Barcellona, resta facile intuire come il resto delle squadre militanti nella nostra Serie A, sia assolutamente inferiore in tutto, tanto ai blaugrana, quanto ai rossoneri. Lo svedese contro i suoi ex compagni, un appuntamento importante, per l'attuale società e per il proseguo della stagione, nonchè a livello personale.

Il n.11 milanista deve farsi carico del gruppo e trascinarlo come puntualmente accaduto in questa stagione. Nella sfida di San Siro non servirà una maniacale ricerca del gol, ad Ibra basterà calamitare su di se le attenzioni della retroguardia guidata da Piquè, giocando per la squadra e offrendo sempre un'alternativa al compagno di reparto o ai centrocampisti pronti ad inserirsi. Tornerà Boateng dal primo minuto a supportare le sortite del Milan, una spalla importante per Zlatan che ne ha spesso giovato, contribuendo a sua volta anche alla crescita dello stesso n.27. Attacco dunque al gran completo, con un Ibra leader, un Robinho finalmente ritrovato e lasciato con la vena del gol nel sangue e un Boa, pronto a mordere come solo lui sa fare. Allegri avanti può sorridere, ora tocca al magnifico terzetto far vibrare la retroguardia di Guardiola, mentre lo svedese dovrà zittire finalmente le fastidiose voci che si ripropongono puntualmente in occasione degli appuntamenti di Champions.