Nesti: "Almeno il Milan non è andato in Barca"
Come lamentarsi, quando non si subisce gol, per quanto in casa, contro la squadra più forte del mondo? Il Milan, se non altro, “non è andato in Barca”, ha retto l’onda blaugrana, e ha fatto né più, né meno, di quanto gli ha consentito l’avversario. Nessuna strategia “scelta”, bensì tattica “obbligata”, oltretutto senza il “muro” Thiago Silva. Per questo, l’elogio va a chi ha svettato in fase di contenimento: Abbiati, Bonera, Nesta, Antonini e Ambrosini. Rimpianti? Qualcuno sì: le prove poco brillanti di Boateng, al rientro, Robinho e Ibrahimovic.
Mi sarei aspettato, almeno a sprazzi, qualche incursione, alle spalle di Pique e Mascherano: poco o
nulla. Resta la consolazione di avere evitato un rigore, e di avere sofferto il giropalla, sublime e vertiginoso, del Barca solo fra il 25’ e il 45’. Accontentarsi è un dovere.
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