Altra sfida da brividi, ma non ci si può permettere distrazioni

Altra sfida da brividi, ma non ci si può permettere distrazioniMilanNews.it
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venerdì 30 marzo 2012, 16:51Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan è a Catania per affrontare una delle squadre più in forma del campionato in una partita ancor più difficile perchè in programma fra le due sfide contro il Barcellona, ma bisogna conquistare i tre punti per tenere lontana la Juventus.

Periodo intenso e terribile questo per il Milan: dobbiamo ancora smaltire le emozioni e le tensioni della partita di mercoledì contro il Barcellona, ma è già tempo di tornare in campo a Catania per l'anticipo delle 18 in campionato che consente al Milan di prepararsi al meglio per il ritorno di Champions a Barcellona di martedì. Casualmente i rossoneri affrontano una squadra con la maglia simile a quella dei catalani e che viene chiamata il "piccolo Barcellona", perchè il suo allenatore Montella le ha dato un gioco divertente ed efficace che le ha permesso di scalare la classifica e di essere a ridosso della zona Europa; se si considera unicamente la classifica del girone di ritorno, il Catania è secondo solo al Milan e ciò dimostra che l'ottimo lavoro di Montella sta dando i suoi frutti e questo deve preoccupare perchè quella del Massimino non sarà una partita facile. Il Milan è reduce dall'intensa e molto dispendiosa sfida contro il Barcellona che ha portato via tantissime energie psicofisiche ai giocatori e deve affrontare una squadra che gioca bene, corre molto ha qualità tecniche, centrocampisti dinamici, attaccanti veloci e difensori solidi; inoltre la squadra di Montella ha potuto preparare la sfida in tranquillità, lavorando tutta la settimana senza impegni extra, mentre il Milan ha speso molto e il pensiero dei suoi giocatori rischia di essere proiettato già alla partita di martedì, in cui bisogna cercare di completare l'opera (o, meglio, l'impresa) iniziata mercoledì. Non bisogna, però, correre questo rischio, perchè la distrazione renderebbe ancor più complicata la già difficile partita contro il Catania, in cui non si può sbagliare, perchè i rossoneri devono difendere il "tesoretto" costituito dai quattro punti di vantaggio sulla Juventus e devono cercare di portarsi ancora una volta temporaneamente a +7, per mettere pressione ai rivali, impegnati domenica sera nella non facile sfida contro il Napoli. Il duello scudetto sta vivendo una fase probabilmente decisiva, perchè, dopo la partita di Catania, il Milan avrà un calendario più semplice, con sfide più abbordabili fino al derby della penultima giornata e uscire indenni con i tre punti in tasca dal Massimino potrebbe essere una svolta decisiva per il campionato. Purtroppo le partite difficili in campionato e Champions si sono accavallate in dieci giorni davvero complicati da gestire, soprattutto perchè il Milan è ancora in emergenza, ha giocatori indisponibili e altri che sono appena rientrati e non sono nella migliore condizione: mercoledì Allegri ha dovuto utilizzare i tre cambi a disposizione per sostituire tre giocatori che non avevano i novanta minuti nelle gambe (Robinho, Boateng e Nesta) in quanto reduci da infortuni più o meno lunghi e a ben vedere anche Seedorf ha terminato la partita stravolto per lo stesso motivo e, infatti, non figura nella lista dei convocati per Catania (così come Nesta) perchè ha bisogno di riposo e lavoro personalizzato; non è stato convocato nemmeno Van Bommel e la sua eventuale presenza a Barcellona verrà valutata nei prossimi giorni; adesso, però, è ancora presto per pensare al Barcellona, perchè, come ha detto Allegri, Catania è più importante, se non altro perchè viene prima e anche perchè l'obiettivo scudetto è molto concreto, mentre quello Champions rimane più aleatorio nonostante l'ottima partita di mercoledì.

Non sarà facile scegliere la miglior formazione da schierare a Catania, in quanto bisogna valutare bene tanti aspetti: sicuramente non si può fare turn-over o scelte in vista di Barcellona, ma per fortuna non ci sono solo assenti per infortuni e squalifiche (Mesbah e Muntari, assenze pesanti in quanto sarebbero stati giocatori freschi da schierare a Catania, visto che uno ha giocato poco mercoledì e l'altro per niente) o giocatori stanchi; rientra Abate, sono disponibili a centrocampo anche Gattuso e Merkel per eventuali spezzoni di partita, in attacco c'è l'ex Maxi Lopez che scalpita per giocare contro il suo passato e ci sono alcuni giocatori, come Emanuelson, El Shaarawy, Aquilani o Zambrotta, poco o per nulla impiegati mercoledì e che hanno più energie da spendere. Allegri non è un allenatore che si lamenta o si piange addosso: guarda chi ha a disposizione e tenta sempre di schierare la miglior formazione possibile, cosa che ha fatto anche contro il Barcellona ottenendo un risultato che è prestigioso e importante, visto che i catalani erano reduci da ben 34 partite di Champions in 29 mesi in cui avevano sempre segnato almeno un gol e, invece, sono rimasti all'asciutto contro una difesa che sembrava spacciata senza il suo uomo migliore (Thiago Silva). Il Milan ha giocato una partita tatticamente quasi perfetta (e si potrebbe togliere anche il quasi), perchè ha chiuso tutti gli spazi ai giocolieri blaugrana, ha alternato pressing alto quando le gambe giravano al meglio a difesa più accorta al limite dell'area quando le energie sono venute meno, ma raramente è andato veramente in affanno, perchè lo schieramento è rimasto compatto, i giocatori si sono dati una mano l'un con l'altro per alternarsi nel pressing e nella marcatura sui vari Messi, Iniesta, Xavi, Sanchez, Dani Alves ecc. ecc. e la porta di Abbiati non è stata tempestata di tiri come si temeva; se poi Robinho e Ibra fossero stati più cinici e precisi davanti alla porta in avvio di incontro, forse staremmo parlando addirittura di una grande vittoria, ma il risultato e la prestazione sono sicuramente ottimi, anche se qualcuno (il presidente Berlusconi, tornato in carica proprio in queste ore) sembra non essersene accorto e non ha apprezzato il gioco della sua squadra, fingendo di non capire che davanti al Milan c'era la squadra da tutti considerata più forte del mondo e contro la quale pochi sopravvivono (sportivamente parlando, s'intende). Ora l'importante è proseguire su questa squadra, evitare sterili polemiche e giudizi negativi provenienti proprio dall'interno (vero presidente?) e continuare a lottare insieme per raggiungere grandi traguardi; con la mentalità e lo spirito di gruppo mostrati mercoledì il Milan può fare ancora molta strada, a cominciare dall'insidiosa partita di Catania, in uno stadio esaurito e ribollente d'entusiasmo e contro una squadra che non si limiterà a difendersi ma cercherà di sorprendere i rossoneri giocando a viso aperto e senza timori reverenziali, come ha fatto anche recentemente allo Juventus Stadium, nonostante il risultato negativo. Non inganni la netta vittoria nella partita di andata; da allora il Catania è cresciuto molto e ora è una della squadre che gioca meglio e ottiene i migliori risultati nel campionato italiano e, soprattutto, non molla mai, come dimostra il pareggio in rimonta da 0-2 ottenuto domenica scorsa a Napoli. La partita peggiore nel momento peggiore, perchè proprio in mezzo alle due sfide contro il Barcellona sarebbe stato meglio affrontare un avversario più "morbido", ma la classifica non permette distrazioni o frenate e bisogna fare un altro sforzo; il Milan gioca in emergenza (più o meno grave) praticamente da inizio stagione dd è riuscito comunque a fare cose egregie, come dimostra il primato in classifica, il raggiungimento dei quarti di finale di Champions (unica squadra italiana ancora in corsa in Europa) e il fatto di aver frenato e fermato i più forti del pianeta; il popolo rossonero è contento e orgoglioso del rendimento della sua squadra e ha dato il suo contributo con un'ottima "prestazione" nella partita contro il Barcellona, sostenendo e incitando la squadra in modo splendido, come hanno riconosciuto gli stessi giocatori, ringraziando per il gran tifo per tutti i novanta minuti. Ora ci vogliono altri sforzi per non mollare sul più bello e siamo sicuri che la squadra darà tutto quello che ha, come ha sempre fatto: mercoledì abbiamo visto giocatori stremati, stravolti e stanchissimi (quasi commovente Nesta che non stava più in piedi ma non voleva arrendersi e si è stoicamente rialzato anche dopo i crampi) e questa è la dimostrazione che nessuno si è risparmiato; le partite, poi, si possono vincere o perdere ma quando hai la coscienza a posto e sai di averle tentate tutte non puoi rimproverarti nulla e anche i tifosi capiscono e apprezzano. Catania è un'altra tappa dura e decisiva di un campionato per il momento esaltante e che tutti vogliamo concludere davanti alla Juventus; non sarà facile, ma se lotteremo uniti e compatti, mettendoci il cuore in campo e sugli spalti, come abbiamo fatto mercoledì, nessuna impresa è vietata e sono gli avversari a dover tremare!