LA LETTERA DEL TIFOSO: "Quanti fantasmi" di Marco

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Quanti fantasmi" di MarcoMilanNews.it
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lunedì 2 aprile 2012, 08:30La lettera del tifoso
di Vincenzo Vasta

Nel gioco del fantacalcio esiste una regola che, in caso di numero dispari di partecipanti, prevede la presenza di una "squadra fantasma" che, a turno, tutti i contendenti devono affrontare e battere cercando di superare il muro di un determinato punteggio, deciso prima dell'inizio del gioco dai partecipanti stessi. Nel corrente campionato 2011/2012, a quanto pare, questa regola  è stata adattata anche alla Serie A e, essendo in via del tutto sperimentale, sembra valere soltanto per una squadra, il Milan. A differenza del fantacalcio, però, non + ancora del tutto chiaro quale sia il muro di gol che i rossoneri devono scavalcare per poter battere questa squadra. Stando ai dati e a ciò che e' accaduto finora, sembra che il numero di gol da raggiungere sia pari a 3, visto che contro Juve e Catania non sono bastate le reti di Nocerino e Muntari (nella prima occasione) e la doppietta di Robinho (sabato in terra sicula). Se l'ormai famoso colpo di testa del centrocampista ghanese nel
lo scontro diretto di fine febbraio è considerato l'emblema di tutti i gol fantasma, anche il lento sinistro di Robinho contro l'ottima compagine di Montella può entrare tranquillamente a far parte di questa categoria. La partita di Catania + stata davvero la goccia che ha fatto traboccare il vaso, soprattutto perchè anticipata dalle ridicole dichiarazioni della mattinata provenienti da Torino. E' stato soprattutto questo il particolare che ha fatto sbottare Allegri e ha fatto perdere la pazienza persino ad una società che, prima d'ora, non si era mai cimentata nella critica così dura dell'operato degli arbitri. Sempre in buona fede però, a differenza di altri personaggi che cercano di trarre vantaggi da uno scandalo ormai passato che, però, secondo loro, influenza ancora la classe arbitrale! La realtà è che anche gli arbitri sono umani, come sostenuto da Galliani. Anche loro possono sbagliare. Anche in un momento come questo, dove i Campioni d'Italia, tra una partita e l'al
tra contro il Barcellona, si trovano ad affrontare una tappa fondamentale nella corsa verso lo scudetto in un campo insidiosissimo e per di più in estrema emergenza, a causa dei numerosi infortuni. Nonostante ciò, nonostante lo spumeggiante Catania dell'ex Legrottaglie, il gruppo Milan ha dimostrato di poter uscire con i tre punti in tasca anche da un Massimino traboccante di entusiasmo.

Non fosse stato per quei 10 minuti iniziali della ripresa, dove i siciliani ricordavano tanto il Barcellona, e non solo per somiglianza cromatica. Minuti in cui gli uomini di Montella trovano giustamente il pareggio (peccato ci fosse un fallo su Boateng), dopo che altrettanto giustamente si erano visti annullare il gol di Gomez (per fuorigioco di Bergessio). Ma anche in seguito al pari subito, i rossoneri erano riusciti a mettere da parte i pensieri catalani per cercare di riportarsi in vantaggio. Peccato che, ancora una volta, gli assistenti in questa stagione hanno la mente infestata dai f
antasmi. Se con Romagnoli credevamo di aver visto tutto, un tale Ghiandai ci ha fatto ricredere. Per assurdo, ammettiamo la paura (sempre in buona fede) di vedere un fantasma rossonero nella bolgia del Massimino e quindi non convalidare il gol di Robinho, ma fermare Boateng per fuorigioco, quando in realtà il ghanese era partito addirittura dalla sua metà campo... Per non parlare del fuorigioco inesistente fischiato ad Ibrahimovic. Tutti episodi che rischiano di incidere sull'esito del campionato, anche se speriamo (e non solo noi tifosi milanisti) che alla fine non pesino più di tanto. Perchè è giusto che questo grande Milan, più forte anche delle ingiustizie e di quegli avversari invisibili che è tanto difficile combattere, venga premiato come merita. Perchè vincere così sarebbe ancor più bello! E, se è vera la ridicola affermazione che il terremoto Calciopoli pesa ancora, occorre davvero che qualcuno avvisi arbitri e assistenti che il suo epicentro era Torino..