...Al Camp Nou per trovare il riscatto

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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 2 aprile 2012, 20:15Focus On...
di Emiliano Cuppone

Mancano poco più di 24 ore alla grande sfida, alla partita dell’anno per il diavolo, al match che potrebbe segnare la stagione rossonera.
Lo scontro con gli alieni di Guardila, il secondo in una settimana ed il quarto in stagione, è viatico fondamentale dell’annata del Milan, potrebbe rivelarsi la partita del riscatto per molti dei protagonisti rossoneri.
Primo su tutti Zlatan Ibrahimovic, volente o nolente è sempre lui l’uomo copertina, l’attore principale nel bene e nel male delle vicende di casa Milan. Tornerà per la prima volta da avversario in quella che è stata la sua casa per un anno, nell’unica stagione in cui è stato più comprimario che attore principale, nell’unica squadra che non l’ha eletto a simbolo nella sua carriera. Non c’era il 13 settembre, fermato da un problema muscolare che in Catalogna hanno insinuato essere solo alibi politico per evitare Guardiola ed i suoi, ci sarà domani sera. Sarà l’occasione per mostrare alla sua ex squadra quanto può essere decisivo, la partita perfetta per mettere fine alla voce che lo vorrebbe bello solo in campionato e mai decisivo nella più importante fra le competizioni europee. La volta buona per dare al “nemico” Pep lo smacco che sogna da due anni ormai, per sbandierare tutta la sua forza in faccia al filosofo che non l’ha compreso e, a suo dire, l’ha messo all’angolo senza alcun motivo apparente.
Potrebbe essere il riscatto per Robinho, spesso criticato per i suoi incredibili errori sottoporta, lui che è lavoratore infaticabile e genio assoluto dell’attacco rossonero.

Il gol divorato nell’andata urla ancora vendetta, un pallone splendido e facile da spingere in porta che invece è stato spedito fra gli ottantamila di San Siro. Se a quell’errore il brasiliano può porre ancora rimedio, nulla ha potuto lo scorso anno, quando una rete letteralmente mangiata contro il Tottenham a Londra, un pallone che se spinto in fondo al sacco avrebbe potuto regalare al Milan i supplementari, ha condannato il diavolo all’inferno dell’eliminazione agli ottavi.
Potrebbe essere la partita del riscatto del rientrante Pato, campione tormentato che sta vivendo la peggiore delle sue stagioni in rossonero, annata tragica che ha trovato il suo apice proprio al Camp Nou in quella lontana notte di settembre con quella rete incredibile e splendida, sintesi di tutte le qualità del Papero. E’ stata lui la vera nota dolente di una stagione sin qui positiva, lui che messo in croce da continui problemi muscolari non è riuscito ad andare oltre i 5 gol, che non è stato praticamente mai decisivo come suo solito.
Potrebbe essere la notte del riscatto di Antonini e Bonera, da sempre comprimari nella rosa di un Milan che li ha visti crescere e sudare, splendidi protagonisti nella partita d’andata che vogliono ripetersi nella seconda delle sfide alla squadra più forte di sempre.
Potrebbe essere il riscatto per Massimiliano Allegri, allenatore giovane e preparato, campione d’Italia al primo anno in rossonero, in testa alla serie A anche quest’anno, ma sempre criticato per una presunta scarsa attitudine alla Champions League. Sarà l’occasione per far ricredere il suo datore di lavoro, quel Silvio Berlusconi che mercoledì non sembrava per nulla soddisfatto, che non ha nascosto alle telecamere critiche aspre all’operato del livornese. Sarà l’occasione per il Conte Max di mostrare tutte le sue capacità, imbrigliando gli alieni di Catalogna, provando a stendere quel mostro spagnolo che non smette di tormentare i sogni di tutti i tecnici che lo devono affrontare.
Potrebbe essere la notte del riscatto europeo di un Milan che ha una voglia matta di tornare a primeggiare nel continente, un diavolo che vorrebbe vedere di nuovo tutti inchinati al proprio potere come accaduto per ben 7 volte nella sua storia.