Cassano: "Ringrazio il Milan. Devo la vita a Tavana. I piedi sono sempre buoni, vediamo la forma. Scudetto? Vinciamo noi..."

Cassano: "Ringrazio il Milan. Devo la vita a Tavana. I piedi sono sempre buoni, vediamo la forma. Scudetto? Vinciamo noi..."MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 5 aprile 2012, 19:30Primo Piano
di Salvatore Trovato

L’incubo è ormai passato, il peggio è alle spalle: Antonio Cassano può sentirsi nuovamente un calciatore, pardon... un fuoriclasse. Il barese ha superato il suo personalissimo calvario e alla fine ce l’ha fatta, dopo aver pensato, o meglio, temuto di dover smettere per sempre. "Paura? Si, soprattutto quando dovevo operarmi - ha dichiarato Cassano al microfono di Pierluigi Pardo -. Quattro giorni prima dell’operazione ho avuta molta paura. Non per me ma per i mie icari, mio figlio, mia moglie, il problema sarebbe stato far soffrire loro, che è la cosa che detesto di più. Posso soffrire io ma non gli altri. Non ci ho capito niente? Sono trent’anni che non ci capisco niente - scherza il solito FantAntonio -. Per un giorno e mezzo facevo fatica a parlare e ricordarmi le cose. Adesso tutto è passato e questa è la cosa più importante. Sto bene e torniamo a nuova vita". Tanti i messaggi di sostegno ricevuti e gli attestati di stima. Il talento di Bari Vecchia non dimentica nessuno: "Mi ha fatto tanto piacere: dal Barça al Real, Mourinho, Capello, Del Neri, Iniesta... mi ha chiamato il Mondo intero. Ho capito quanto sia stimato l’uomo Cassano prima che il calciatore. Appena sbaglierò un paio di passaggi, però, tutto tornerà come prima, ma ci sono abituato. Io voglio essere amato dalla gente che mi tifa, gli altri mi fischiano perché hanno paura ma è normale.

Tutti, però, hanno rispettato il mio problema e questo mi ha fatto molto piacere". Un ringraziamento speciale, ovviamente, va al Milan, quel club che non lo ha mai scaricato, sostenendolo sempre e comunque, anche nel momento peggiore: "Non so se altri club mi avrebbero curato come hanno fatto qui al Milan - osserva il trequartista rossonero in esclusiva per Studiosport -. Ringrazio il presidente Berlusconi, Barbara, in particolare Galliani, che mi è stato molto vicino e mi chiamava due-tre volte al giorno nel momento più duro. Soprattutto ringrazio il dottor Tavana, che mi ha salvato la vita: se non mi avesse preso per i capelli sarebbe stata dura restare al Mondo. Prandelli è stata un’altra persona molto importante e fondamentale nel mio recupero: l’ha sempre detto a tutti e a me che mi avrebbe aspettato fino alla fine". Adesso il campo, i novanta minuti, i gol e gli assist. Cassano spera di essere tornato in tutto e per tutto, in caso contrario, si dice pronto ad appendere gli scarpini al chiodo: "I piedi sono sempre quelli, sono buoni, il problema può essere al forma: se torno come prima, più forte di prima bene, ma se mi accorgo che non sto più bene me ne vado a casa, perché voglio che la gente si ricordi del miglior Cassano". Una considerazione anche sul Barcellona e in particolare su Messi: "E' dura giocare contro Messi quando è in giornata. Mourinho dice che è difficile battere il Barcellona, solo perché sono più forti degli altri, sono imbattibili. Poi delle polemiche non mi importa niente. Si possono battere solo se arriva un'altra eruzione vulcanica che li costringe a quaranta ore di pullman". Chiusura dedicata ovviamente al campionato e alla corsa Scudetto con la Juventus. Cassano non ha dubbi su chi trionferà al termine della stagione: "Chi vince il campionato? Il Milan, non stiamo mica pettinando le bambole. Se la Juve le vince tutte come dicono, e anche noi le vinciamo tutte, complimenti a loro ma lo vinciamo noi". Che dire: ben tornato Antonio!