Pato, l'ultima ipotesi è un prestito in Brasile

Pato, l'ultima ipotesi è un prestito in BrasileMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 6 aprile 2012, 10:00News
di Antonio Vitiello
fonte di Francesco Letizia per Sportitalia

Più che un mistero, ormai è un vero e proprio incubo: per lui in primis, Alexandre Pato, il Papero dalle uova d’oro regredito a brutto anatroccolo, ma anche per i tifosi rossoneri, che adesso all’unanimità si vedono costretti ad accettare l’idea che quel fuoriclasse tanto amato, non esiste più. I 14 minuti di Barcellona sono l’ennesima beffa di una carriera amara, che ormai registra più ombre che luci. Triste, ma al momento tutt’altro che azzardato, ipotizzare un prematuro viale del tramonto, a 23 anni ancora da compiere: l’aspetto sconcertante dei suoi continui stop è la loro natura, unicamente muscolare, a differenza ad esempio di altri illustri perseguitati dagli infortuni, come Van Basten o Ronaldo. Superficiale parlare solo di sfortuna, ma azzardare altri discorsi più specifici al momento equivale a brancolare nel buio: c’è chi fa riferimento ad un problema posturale, chi ad un eccessiva massa muscolare, chi alla fragilità psicologica del giocatore che si ripercuoterebbe inevitabilmente sul suo body language.

Sta di fatto che ogni volta che l’uscita sembra imminente, Pato viene inghiottito nel tunnel, sempre più giù. Allenamenti perfetti, ma poi in partita fa crack: mano a tenersi la coscia, indifferente se destra o sinistra, e diretto negli spogliatoi. Stagione finita ancora una volta, anzi mai iniziata: l’ultima spiaggia sembrerebbe un prestito in Brasile, per capire se lontano dai ritmi europei è possibile rinascere dopo aver toccato il fondo, proprio come in passato aveva fatto Robinho. “Non sappiamo più cosa fare” ha candidamente confessato Meerserman, responsabile del settore medico rossonero, “non ci resta che pregare per lui”: bastasse così poco probabilmente, milioni di tifosi milanisti, delusi ed amareggiati, avrebbero già provveduto.