LA LETTERA DEL TIFOSO: "Io sono ancora arraPATO" di Samuele

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Io sono ancora arraPATO" di SamueleMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 8 aprile 2012, 19:00La lettera del tifoso
di Vincenzo Vasta

2 aprile 2011: alle 22.10 circa Pato batte di testa Julio Cesar e firma la sua doppietta personale nella partita più importante della stagione che regala il 18esimo scudetto al Milan. Un'anno dopo, 3 aprile 2012: dopo 14 minuti di gioco termina la partita del Papero che s'infortuna per la quinta volta in questa stagione. Attraverso questi due punti estremi possiamo delineare la parabola discendente del numero 7 rossonero. La pazienza di molti di noi tifosi sembra arrivata al limite e c'è già chi si augura una prossima cessione durante il mercato estivo e chi parla di occasione persa a gennaio, quando l'accordo con il PSG era ormai raggiunto. Per quanto mi riguarda mi trovo in forte disaccordo con queste opinioni che strappano il Papero dal piedistallo per relegarlo al patibolo. E voglio spiegare il perché. Nonostante i frequenti infortuni cui l'attaccante è andato incontro negli ultimi due anni a nessun tifoso, prima di questa stagione, credo sia mai balenato di voler vedere ceduto l'attaccante così frettolosamente (la sua media gol parla chiaro e il suo essere decisivo nei match importanti pure). In questa stagione la situazione è decisamente peggiorata sia sotto il profilo delle assenze sia sotto il profilo dei gol. Ma è veramente arrivato il momento di perdere la pazienza e sbarazzarsi di un talento così stratosferico come quello del Papero? Prima di rispondere voglio ricordare ai tifosi dalla memoria corta due situazioni. Pippo Inzaghi nelle due stagioni che andarono dal 2003 al 2005 collezionò numerosi infortuni con soli 8 gol in 43 presenze. Shevchenko, dopo l'infortunio al menisco nella stagione 2002-2003, faticò non poco a ritrovare la condizione ottimale e nonostante quella annata sia stata incoronata proprio dal suo rigore decisivo a Manchester, il suo score totale fu di soli 10 reti in 39 presenze. Questi precedenti dovrebbero quanto meno far riflettere sulla convenienza o meno di una cessione frettolosa. Come Inzaghi e Shevchenko hanno avuto la possibilità di riscattarsi, così dovrebbe essere per Pato. Certo, la situazione del brasiliano pare più complicata, ma non per questo credo sia conveniente cedere uno dei giovani attaccanti più promettenti al mondo. Io voglio avere ancora pazienza e fiducia. Ovviamente ci sarebbe da fare un lungo discorso sullo staff medico e sul loro "modus operandi", ma ciò che mi preme di più in questo momento è far riflettere i frettolosi. Teniamoci il nostro gioiellino! Io sono ancora arraPATO! Forza Milan sempre!

Samuele Caboni