Sabato di passione

Sabato di passioneMilanNews.it
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sabato 7 aprile 2012, 01:25Vista dalla Curva
di Davide Bin
Archiviata la Champions League, il Milan inizia la lunga volata scudetto; otto partite tutte da vincere, a cominciare da quella di San Siro contro la Fiorentina, avversario in crisi e rimaneggiato, ma comunque insidioso.

Come da tradizione, la giornata di campionato pasquale si gioca di sabato anzichè di domenica, ma non tutte le partite vengono disputate contemporaneamente: ancora una volta il Milan "gioca d'anticipo" rispetto alla Juve, cioè alle 15 con i bianconeri impegnati alle 18:30 a Palermo (ma poi sono i bianconeri a lamentarsi quando per una volta saranno loro a dover giocare prima del Milan alla penultima giornata...) e, quindi, l'obiettivo è cercare di metter loro pressione allungando temporaneamente in classifica. I rossoneri devono assolutamente archiviare la comunque positiva avventura in Champions League, devono smaltire la delusione e le fatiche di dieci giorni davvero intensi ed impegnativi e devono lanciare la volata scudetto, lunga otto giornate, tutta da vivere in apnea e con un unico obiettivo, rimanere davanti alla Juve e conquistare lo scudetto. La sola certezza è che vincendo tutte le partite il Milan taglierebbe per primo il traguardo, grazie a quei due punti di vantaggio rimasti dopo il pareggio di Catania; un altro dato certo è che i rossoneri non possono più sbagliare se la Juve continuerà a vincere: il bonus è stato ormai utilizzato e un altro pareggio (a maggior ragione una sconfitta) consentirebbe ai bianconeri di tornare davanti, in quanto in vantaggio negli scontri diretti (e in questa situazione pesa molto il famoso gol di Muntari che avrebbe cambiato radicalmente la classifica e magari anche la situazione negli scontri diretti). Analizzando il calendario si può capire che il Milan ha un cammino che si potrebbe definire in discesa almeno fino alla penultima giornata (quando si giocherà il derby) e, soprattutto, disputerà ben sei partite su otto a San Siro (le uniche vere trasferte oltre al derby sono quelle di Verona e Siena); la sensazione, però, è che la settimana che sta per cominciare, quella con il penultimo turno infrasettimanale, potrebbe già dare indicazioni importanti, proprio perchè ci saranno tre partite in pochi giorni, la Juventus ne ha due consecutive abbastanza insidiose (a Palermo e in casa contro la Lazio) e avendo già in passato dimostrato di soffrire un po' gli impegni infrasettimanali (non essendo abituata al doppio impegno e giocando in modo molto dispendioso dal punto di vista fisico), potrebbe esserci l'occasione per provare ad allungare in classifica, altrimenti il duello punto a punto potrebbe davvero proseguire fino alla fine e in questo caso diventerebbe decisivo l'insidioso derby della penultima giornata. Ovviamente tutti questi complicati ragionamenti presuppongono che il Milan faccia il suo dovere, ovvero vinca partite che sulla carta sembrano facili ma che sul campo potrebbero rivelarsi più complicate se l'atteggiamento e l'approccio non sarà quello giusto. Come sempre bisogna pensare ad una partita alla volta e, quindi, cominciamo da questo Milan-Fiorentina che si giocherà in un vero sabato di passione, non solo perchè siamo in prossimità della Pasqua, ma anche perchè sarà un lungo pomeriggio in cui sull'asse Milano-Palermo saranno in palio punti importanti per lo scudetto. La Fiorentina è in crisi, è reduce da risultati negativi e brutte figure, è contestata dal suo pubblico ed è rimaneggiata; tutto questo farebbe pensare ad una partita fin troppo facile, ma pensarlo sarebbe deleterio e bisogna scendere in campo come se si affrontasse ancora il Barcellona. Sicuramente l'intensa partita di martedì ha lasciato scorie nelle gambe e nelle menti dei giocatori rossoneri; la stanchezza è evidente soprattutto in quei giocatori che non sono al top della condizione fisica e l'eliminazione avrà certamente abbassato un po' il morale e l'entusiasmo del gruppo. Il Milan, però, non è uscito con le ossa rotte dal doppio confronto: fin quasi alla fine del primo tempo della partita di ritorno, i rossoneri erano addirittura qualificati e l'equilibrio è stato spezzato nel modo che sappiamo tutti, cioè con un rigore generoso che qualche sospetto di "aiutino" lo fa venire; con questo non voglio dire che il Milan meritasse la qualificazione: il Barcellona ha giocato meglio, ha tirato molto in porta e ha sostanzialmente dominato, ma ciò non toglie che in quel momento era un po' in difficoltà e le sue sicurezze si stavano incrinando contro un avversario capace di non crollargli davanti come spesso succede a chi affronta blaugrana. Ciò deve far capire che queste due partite dei quarti di finale di Champions non devono lasciare solo pensieri negativi per l'eliminazione, ma devono dare la consapevolezza che questo Milan sta crescendo e che se l'è giocata fino in fondo con i più forti del mondo, perchè anche sul 3-1 la qualificazione era ancora in bilico ed un eventuale gol dei rossoneri avrebbe riaperto il discorso.

Ora il Milan può concentrarsi sul campionato, senza più impegni extra; un peccato da una parte, un vantaggio dall'altra, perchè il gruppo rossonero è stanco e non ancora al completo e le partite di Champions richiedono molte energie psico-fisiche; adesso bisogna pensare solo al campionato e, come già detto, ci sono una serie di partite in cui si può, anzi si deve fare filotto, anche perchè sono le partite in cui di solito Ibrahimovic si scatena e torna l'orco cattivo che spaventa gli avversari e se in queste parole leggete una vena polemica per l'atteggiamento da "agnellino" di Ibra nelle partite decisive di Champions avete capito bene. Purtroppo ancora una volta lo svedese non è stato decisivo nei momenti decisivi e su questo deve riflettere se vuole fare il salto di qualità da grandissimo giocatore ad autentiuco fuoriclasse, perchè nessuno discute le sue immense doti tecniche, ma per fare la differenza sempre e comunque ci vogliono anche altre doti che per il momento nella sua carriera Ibra non ha ancora dimostrato. Comunque adesso non è il momento per processi o critiche, bisogna remare tutti uniti nella stessa direzione, bisogna vincere questo campionato e il contributo di "mister scudetto" sarà sicuramente importante, come lo è sempre stato in questo decennio in tutte le squadre in cui ha giocato; per la Champions se ne riparlerà nella prossima stagione, perchè fra le poche certezze di questo campionato ancora in bilico c'è quella che ormai Milan e Juventus sono le due squadre che si qualificheranno direttamente ai gironi della prossima edizione del torneo continentale, anche se per entrambe ciò non basta e puntano al bersaglio grosso, cioè allo scudetto. La cattiva notizia per Allegri è l'ennesimo infortunio di Pato, dichiarato perfettamente a posto dallo staff medico e, invece, nuovamente infortunato dopo soli quattordici minuti di gioco a Barcellona; facile parlare di mistero, altrettanto scontato ipotizzare che per il Papero questa tribolata stagione sia già finita e per il momento il futuro è a tinte fosche se non si riuscirà a capire da dove originano davvero tutti questi infortuni muscolari. Nell'uovo di Pasqua, invece, Allegri trova la "sorpresa" Cassano e, infatti, la buona notizia è la convocazione (andrà in panchina) di Fantantonio, cosa importantissima, dal punto di vista umano per il giocatore ma anche dal punto di vista tecnico, perchè avere a disposizione un'arma in più e un giocatore "fresco", pieno di entusiasmo e voglia di giocare in quanto fuori da più di cinque mesi è fondamentale nel momento in cui molti altri giocatori della rosa hanno ormai la spia delle riserva delle energie accesa. A proposito di energie, Allegri in questa vigilia di Milan-Fiorentina dovrà essere bravo a capire la reale condizione dei suoi giocatori, facendo scelte di formazione che privilegino i più freschi e brillanti, dopo un ciclo di partite intense e faticose come quelle degli ultimi dieci giorni: ci sarà posto sicuramente per Muntari, che non ha giocato le ultime tre partite in quanto non utilizzabile in Champions e squalificato a Catania, ma non sarà ancora disponibile Van Bommel, quindi bisogna stabilire chi far giocare davanti alla difesa fra Ambrosini o lo stesso Muntari; per il resto non c'è molta scelta: la difesa, senza Antonini, Mesbah e Nesta, sarà composta da Abate, Bonera, Mexes e Zambrotta, mentre a centrocampo Allegri non rinuncerà a Nocerino e schiererà Aquilani solo se dovesse spostare Muntari al centro; in attacco Ibra si troverà al fianco Robinho, cioè il suo prediletto, a meno che venga rilanciato El Shaarawy. Comunque, indipendentemente da chi giocherà, sarà importante l'approccio alla partita, cioè non bisgnerà pensare che sia facile e non bisognerà guardarsi alle spalle e farsi prendere dalla malinconia per l'eliminazione; avanti a testa alta e senza paura e in questo deve dare il suo contributo anche il pubblico, sperando che sia numeroso nonostante il periodo festivo e l'avverssrio di scarso richiamo; ci stiamo giocando uno scudetto, l'unico obiettivo ancora raggiungibile e a contendercelo c'è la Juve, cosa che renderebbe ancor più gustoso l'eventuale successo, quindi stiamo vicini a questi ragazzi che ci stanno mettendo sempre il massimo impegno e meritano il nostro sostegno nel momento decisivo di una stagione e di un campionato che a questo punto bisogna assolutamente vincere!