Riscatto o "Fatal Verona"?

Riscatto o "Fatal Verona"?MilanNews.it
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martedì 10 aprile 2012, 01:30Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan affronta il Chievo al Bentegodi e, dopo la clamorosa sconfitta interna contro la Fiorentina, non può più sbagliare se non vuole dire definitivamente addio alle speranze scudetto, ma l'emergenza continua, anzi peggiora.

Senza un attimo di sosta, il Milan deve già tornare in campo per l'anticipo del turno infrasettimanale e non è certo la cosa migliore per una squadra reduce da una settimana sfiancante e che ha una rosa decimata e tanti giocatori in riserva di energie, in condizioni precarie se non addirittura acciaccati. Basta dire che ben tredici giocatori sono rimasti a Milanello e non sono partiti per Verona, perchè tanti sono gli indisponibili fra infortunati e squalificati; questa situazione incredibile continua praticamente da inizio stagione e ciò deve assolutamente essere tenuto in considerazione quando si valutano i risultati ottenuti da questa squadra e, soprattutto, il lavoro di Allegri, che molti da più parti ora criticano. La mia domanda è semplicemente questa: Allegri ha sbagliato e l'attuale secondo posto è colpa sua o, al contrario, ha fatto un miracolo a tenere in corsa su tutti fronti fino a pochi giorni fa una squadra decimata? La mia risposta è che l'allenatore rossonero ha fatto un miracolo fino a questo momento, perchè io vorrei togliere a qualunque squadra del mondo, Barcellona compreso, un numero così alto di giocatori, molti dei quali fondamentali, per così tanto tempo e poi sarei curioso di vedere il rendimento e i risultati di queste squadre; oppure vorrei rigiocarmi la stagione o, almeno, le partite più importanti con la formazione titolare e tutti i giocatori in buona forma e anche in questo caso sarei curioso di vedere i risultati di queste sfide. Comunque con i se e con i ma non si va da nessuna parte e, invece, il Milan ha ancora un po' di strada da fare e deve assolutamente tentare di rimanere agganciato alla Juve sperando in un passo falso dei bianconeri, perchè da sabato sera i rossoneri non sono più arbitri del loro destino e potrebbe non bastare vincere tutte le partite se la Juventus dovesse fare altrettanto. Il Milan ha pagato pesantemente dazio alla doppia sfida contro il Barcellona: prima di incontrare i catalani a San Siro aveva quattro punti di vantaggio sulla Juventus, ora, finita la doppia sfida con un'eliminazione tutto sommato onorevole, ha un punto di svantaggio dai bianconeri; cinque punti persi in pochi giorni e non si può fare a meno di pensare che la colpa sia di quelle intense partite di Champions che hanno prosciugato le energie psicofisiche dei giocatori rossoneri.

Purtroppo non c'è tempo per riposarsi, recuperare giocatori ed energie e provare a riassestarsi dopo la brutta sconfitta interna contro la Fiorentina e il sorpasso della Juventus; bisogna tornare in campo subito e ciò non è la situazione migliore per una squadra stanca di gambe e di testa, ma non c'è alternativa alla vittoria e ci vuole un pronto riscatto, perchè un risultato negativo potrebbe far tornare di moda la "fatal Verona", visto che già in passato il Milan ha perso degli scudetti al Bentegodi e non fare risultato pieno contro il Chievo potrebbe equivalere a dire definitivamente addio allo scudetto se la Juventus il giorno dopo dovesse battere la Lazio. Il Chievo è in forma, è reduce da ottimi risultati e ciò rende ancora più insidiosa la partita; per fortuna nel calcio non vale la proprietà transitiva, perchè altrimenti sarebbero guai, visto che nelle ultime due partite i veneti hanno battuto la Fiorentina che ha vinto contro i rossoneri e il Catania che ha fatto vedere i sorci verdi al Milan dieci giorni fa; l'equazione sarebbe semplice e terribile per i rossoneri, ma il calcio non è matematica e il Milan se la può giocare, anche se ancora una volta in piena emergenza e, ora più che mai, si aggrappa a Ibra che è l'unico punto fermo della formazione e deve essere il vero trascinatore in un momento delicatissimo. In difesa mancano Abate, Mesbah, Antonini e Bonera, quindi c'è un solo laterale di ruolo (Zambrotta, che contro la Fiorentina ha dimostrato di non essere certo brillantissimo) e Allegri deve scegliere se far giocare il giovane De Sciglio con Zambrotta a sinistra o se spostare l'ex campione del mondo a destra e arretrare Emaneulson a sinistra; ma l'olandese è in forte dubbio anche nel ruolo di trequartista per un problema alla caviglia e in caso di mancato recupero dell'olandese non ci sarebbero più dubbi sulla composizione della difesa, completata dalla coppia centrale Mexes (anche lui acciaccato)-Nesta. Anche a centrocampo la situazione non è certo rosea: non ci sono i due centrali, Van Bommel (ancora alle prese con il mal di schiena) e Ambrosini (squalificato), quindi bisogna decidere se provare Muntari in quel ruolo o affidarsi al più esperto e duttile Seedorf (anche lui, però, non al meglio), nel qual caso Muntari farebbe l'esterno insieme a Nocerino, visto che mancherà anche Aquilani (squalificato); assente anche il trequartista teoricamente titolare, Boateng e dico teoricamente perchè il ghanese ha giocato pochissimo, quindi resta da stabilire se potrà giocare Emanuelson o se deve arretrare Robinho, che altrimenti farebbe la seconda punta al fianco di Ibrahimovic. Nella lista dei convocati ci sono anche Flamini e Strasser, così come Gattuso e Cassano, ma si tratta di giocatori che hanno un'autonomia limitatissima e che non possono dare un grosso contributo; insomma, più che una lista di convocati o una possibile formazione sembra un bollettino di guerra, fra infortuni, acciacchi, botte e squalifiche e in queste condizioni il Milan sta vivendo la fase decisiva della stagione, ma se non altro ormai ci è abituato, anche se questo non può non incidere sui risultati e deve assolutamente essere considerato come attenuante quando bisognerà tirare le somme e fare un bilancio. Intanto proviamo a lottare ancora, a crederci ancora, perchè un punto è poca roba e basta un minimo errore per consentire di fare il controsorpasso, ma proprio per questo bisogna essere bravi a rimanere vicini alla vetta e a far sentire il fiato sul collo dei bianconeri. Certo sarebbe terribile finire il campionato con questo distacco ripensando a ciò che è successo nello scontro diretto di San Siro (gol di Muntari), ma per il momento non bisogna pensarci, bisogna provarci ancora per non avere rimpianti, bisogna tentare di essere più forti anche della sfortuna che non smette di perseguitare i rossoneri. Serve un pronto riscatto dopo la grande delusione di una settimana terribile, in cui è arrivatra l'eliminazione dalla Champions e il sorpasso in campionato; il popolo rossonero è deluso e sconcertato, ma sicuramente rimarrà vicino alla squadra fino alla fine; lo farà soprattutto la Curva Sud, il settore in cui non si molla mai e ci si crede sempre e ci sarà una buona presenza anche sugli spalti del Bentegodi, visto che Verona è abbastanza vicina a Milano e ciò compensa il disagio della partita infrasettimanale. La volata finale è iniziata male e il Milan ora è costretto ad inseguire dopo essere stato lepre per qualche settimana; una vittoria a Verona vorrebbe dire temporaeno controsorpasso e metterebbe un po' di pressione ai bianconeri impegnati il giorno dopo contro la Lazio, quindi bisogna conquistare i tre punti e continuare a crederci, nonostante i tanti problemi, le difficoltà e la stanchezza di una stagione lunga e sfiancante, perchè chi ci mette il massimo impegno e dà tutto quello che ha, esce dal campo con la coscienza a posto qualunque sia il risultato e nessuno può permettersi di criticarlo.