ESCLUSIVA MN - Callegari: "La Champions ha portato il Milan in riserva. La reazione mentale ci sarà, ma basterà?"

ESCLUSIVA MN - Callegari: "La Champions ha portato il Milan in riserva. La reazione mentale ci sarà, ma basterà?"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
martedì 10 aprile 2012, 16:00Esclusive MN
di Gaetano Mocciaro

Il giornalista di Mediaset Massimo Callegari fa il punto della situazione a poche ore della sfida verità di Verona, col Milan costretto a vincere dopo l'inatteso tonfo contro la Fiorentina. In esclusiva per MilanNews.

Massimo Callegari, che impressioni stai avendo dal Milan di questo ultimo periodo?

“Mi sembra una squadra in riserva, sia fisica che mentale, perché la Champions ha portato energie, perché giocare col Barcellona comporta un dispendio enorme nella preparazione della partita e nella gestione prima e dopo. Questo unito agli infortuni è sicuramente costato molto al Milan. Ricordiamoci che anche l’anno scorso, quando la squadra uscì col Tottenham ebbe alcuni problemi, penso ad esempio al pareggio col Bari e ad altre prove poco brillanti”.

Nella volata al titolo che scenario vedi?

“Io credo che la Juve sia favorita soprattutto perché ha un’identità di squadra superiore al Milan in questo momento e un’autostima che deriva dalla consapevolezza di avere tante soluzioni sia sul piano tecnico, con giocatori che possono essere a turno risolutivi, sia sul piano atletico”.

A differenza della Juventus il Milan è troppo legato ai singoli?

“Il Milan mi ha dato l’impressione molto spesso di affidarsi a Ibrahimovic, ma non dipendere da lui. Ora che Ibra non sia al top e risenta dell’ennesima delusione personale in Champions è una cosa che va unita anche ad assenze di due uomini imprescindibili come Boateng e Thiago Silva. Senza dimenticare altri lungodegenti come Pato o Cassano, che sta rientrando ora”.

Ci sarà una reazione contro il Chievo o l’amarezza post-Fiorentina è ancora troppo fresca?

“Io credo che dal punto di vista psicologico la reazione ci possa e ci debba essere. Ed è possibile che in questo momento la reazione mentale faccia girare più la squadra di quanto possano fare le gambe. Non so se basterà per un rendimento complessivo all’altezza. Mentalmente la squadra reagirà, deve farlo anche se mancano giocatori carismatici. L’avversario è più libero di testa, però è comunque difficile da affrontare. Poi Verona storicamente evoca sempre brutti ricordi”.

Ipotizziamo che il Milan non riesca a vincere col Chievo: campionato chiuso?

“Quello no. La Juve domani ha un impegno difficile e comunque dovrà dimostrare di reggere impegni domenica-mercoledì-domenica nei quali ha fatto fatica. Certo, Conte non era abituato a ruotare i giocatori e ora ha trovato un equilibrio, però  al di là del calendario la storia recente insegna che niente è definito. Prendiamo l’Inter di Mancini, che aveva in mano il campionato del 2008, poi si è ritrovato a vincerlo solo negli ultimi 30 minuti della stagione a Parma, oppure la stessa Roma nel 2010 che sembrava, una volta superato i nerazzurri, di aver chiuso il discorso”.