ESCLUSIVA MN - Dal Brasile: "Pato succube di una crescita forte e brusca, ma può dare ancora molto al calcio. La soluzione? Ecco quale sarebbe.."

ESCLUSIVA MN - Dal Brasile: "Pato succube di una crescita forte e brusca, ma può dare ancora molto al calcio. La soluzione? Ecco quale sarebbe.."MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 11 aprile 2012, 21:00Esclusive MN
di Pasquale Cacciola Pimentão
Vinicius Perazzini, collega di Lancenet.com, in esclusiva ai microfoni di Milannews.it

Alexandre Pato, da cigno a brutto anatroccolo in casa Milan. L'ennesimo infortunio subito col Barça, dopo soli 14 minuti, ha creato molte perplessità nell'ambiente rossonero. Un potenziale campione fermato tante, troppe, volte dai problemi muscolari probabilmente nati da un potenziamento mastodontico e troppo veloce. Per saperne di più sull'attaccante verdeoro, la redazione di Milannews.it ha contattato in esclusiva Vinicius Perazzini, collega brasiliano, dalle origini italiane, della redazione di Lancenet.com, una delle più note testate giornalistiche verdeoro.

Vinicius, salve, cosa succede ad Alexandre Pato? C'è molta apprensione in Italia per lui e la sua carriera...
"Una situazione complicata quella del numero 7 rossonero. Innanzitutto in patria c'è molta sfiducia in lui e nel suo calcio. Ha lasciato troppo presto il Brasile, ha approfittato subito del suo momento migliore per volare in Europa. E' un buon giocatore, ma in Brasile non crediamo possa diventare un fenomeno, il suo cammino è stato già troppe volte travagliato. Neymar è un esempio opposto. Sarebbe già potuto volare in Europa, ma ha preferito non farlo nonostante la vasta scelta. Pato sembra aver saltato una fase importante della sua vita, proprio quella che gli avrebbe permesso di crescere regolarmente e senza pressioni alcune. Ora, invece, data la sua scelta, è costretto a vivere con continue lesioni, frutto di una crescita veloce e brusca. Se fossi in lui, tornerei in Brasile".

In patria, quindi, lei sostiene che riuscirebbe a riprendersi?
"Certo. Avrebbe un'assistenza migliore qui, non ho dubbi. Ripeto, il 23enne paga caro una scelta errata".

E i tempi per una perfetta guarigione?
"Non saprei dirlo, ma credo che un po' di tempo ci vorrebbe. Ci sarebbero diverse cose da analizzare e valutare, ma ne vale la pena. Oggi Pato è un livello sotto al calcio italiano".

In Italia si è parlato addirittura di un possibile addio del papero col club, lei cosa ne pensa?
"Non voglio entrare nei meriti della società, ma andare via forse sarebbe l'ideale. Il ragazzo potrebbe riprendersi fisicamente e avere nuovi stimoli altrove..."

E di un eventuale prestito in Brasile invece? Si è sondata anche quest'ipotesi...
"Sarebbe perfetto, ma ad oggi nessuna società verdeoro ha avanzato questa proposta al Milan".

La squadra brasiliana, andando per intiuto, potrebbe essere l'Internacional di Porto Alegre, squadra dove è cresciuto e si è affermato a livello mondiale?
"Non lo so, ma la squadra di gaucha sarebbe una meta molto gradita dal giocatore. Inoltre nella sua vecchia città sono sicuro che farebbe molto bene".

Infine, un riferimento anche all'Europa. Il PSG con gli ex Leonardo e Ancelotti sembrerebbe la squadra più quotata per Alexandre Pato qualora lasciasse il club rossonero. Cosa ne pensa lei? Potrebbe essere un'alternativa comunque valida?
"Sinceramente se fossi in lui opterei per il Brasile. Il Brasilerão si è affermato molto in questi anni, raggiungendo un livello importante, penso sia migliore del campionato francese. Trasferendosi nel club transalpino non farebbe altro che fare un ulteriore passo indietro".