Il professore appannato non tiene lezioni di calcio a Verona

Il professore appannato non tiene lezioni di calcio a VeronaMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 11 aprile 2012, 13:15Twitch
di Emiliano Cuppone

La vittoria al Bentegodi di Verona è stata più complicata del previsto, un Milan che non ha giocato bene, ma ha tirato fuori il carattere e la tenacia del gruppo forte e voglioso di strappare questo scudetto, anche a costo di “sputare sangue” come vorrebbe qualcuno.
Nel momento più delicato Massimiliano Allegri si è affidato ai vecchi del suo gruppo, un po’ per scelte obbligate, un po’ per gettare in campo l’esperienza e l’orgoglio dei suoi campioni di lungo corso rossonero.
Se Nesta, Gattuso e Zambrotta non hanno tradito le aspettative, però, c’è stato un Clarence Seedorf che non è riuscito a brillare come sa. Schierato alle spalle delle punte, il ruolo che predilige, l’olandese ha offerto una prova piuttosto opaca, con uno stato di forma apparso precario e le idee annebbiate nel pesante campo veronese.
Non ne azzecca una il professore, puntualmente in ritardo nei contrasti, gestisce la sfera con un’insolita difficoltà nel trattarla come saprebbe.

I suoi passaggi sono lenti ed imprecisi, troppo spesso cerca un compagno che non esiste, in qualche occasione finisce addirittura per rilanciare l’azione avversaria.
In una partita in cui il Milan ha indossato le vesti della provinciale, pensando più a difendersi che ad impostare, il numero 10 rossonero non è riuscito a caricarsi la squadra sulle spalle, non ha guidato i suoi ad una vittoria importante che è arrivata comunque nonostante il suo apporto non sia stato del livello abituale.
Da un suo errore d’impostazione, con un pallone servito troppo dietro sulla corsa di Robinho, nasce il gol di Muntari che raccoglie il controllo difficoltoso del brasiliano e pesca il jolly da lontano con quel sinistro che è stato sufficiente a stendere i clivensi. Non può certo dirsi che questo sia un merito però, Clarence ha offerto forse la peggiore delle sue prestazioni stagionali, ha dimenticato a casa il vestito delle grandi occasioni, ed ha osservato impotente i gialloblu che tenevano saldamente in mano le redini del gioco.
Se nel primo tempo è stato impreciso, ma quantomeno ha provato ad imbastire la manovra, nel secondo si è spento ed il pallone è scomparso dal suo radar, ha vivacchiato a centrocampo, provando con sempre meno incisività a rilanciare l’azione del diavolo e finendo per essere sostituito in favore del rientrante Strasser.
Ha recuperato all’ultimo momento, si è messo a disposizione di Allegri nel momento più difficile, ma si vede che la condizione è precaria ed il risultato è stato piuttosto insufficiente, non è una bocciatura per il professore, i voti li può dare solo lui, ma ci dimentichiamo in fretta questa prestazione e siamo convinti che saprà essere protagonista alla sua maniera già da sabato prossimo.