Il grande assente
E' interessante da un lato ed allarmante dall'altro, la disamina che riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport in merito alla situazione fisica e di rendimento di uno di quelli che sarebbe dovuto essere un cardine per la lotta scudetto e non solo del Milan.
Ogni serata considerata grande da parte dei rossoneri in questa stagione, ha infatti portato la firma in calce anche di Kevin Prince Boateng, colui che avrebbe dovuto garantire cambi di ritmo, assalti continui alle linee arretrare avversarie, imprevedibilità e soprattutto intensità al gioco avanzato dei campioni d'Italia in carica. I dati della stagione parlano però di un giocatore in crisi di rendimento, almeno per quanto concerne la continuità. La metà delle partite il ghanese-tedesco le ha osservate dalla tribuna: sono ben 21 a fronte delle 22 presenze le gare in cui è stato costretto al forfait. Un campanello che ha fatto scattare immediato l'allarme pubalgia, fastidio che può condizionare carriere oltre che stagioni, se non curato in maniera adeguata.
A parte i lungodegenti, è il giocatore più assente della stagione rossonera. Il dato poco confortante, sempre riportato dalla rosea, riguarderebbe però anche la vita privata del centrocampista, dissoluta al punto di costringere il Milan ad un richiamo ufficiale per indurlo ad una maggiore sobrietà. In attesa che l'appariscenza venga riacquistata sul rettangolo di gioco.
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