Crudeli: "Non belli, ma che carattere"

Crudeli: "Non belli, ma che carattere"MilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello/TuttoMercatoWeb.com
giovedì 12 aprile 2012, 15:00News
di Antonio Vitiello
fonte articolo di Tiziano Crudeli

Per apprezzare la partita (difensiva) del Milan occorre tenere ben presenti le numerose defezioni dell’intero organico rossonero falcidiato da undici infortunati   e da tre squalificati. Anche   coloro che sono scesi in campo (Nesta, Yepes, Gattuso, Seedorf..) non erano al  meglio della condizione fisica  essendo reduci da lunghe convalescenze. Una squadra quindi messa in piedi  con le grucce e con un esordiente in campionato (De Sciglio), opposta ad una formazione che stava benissimo ed era molto motivata.
Il Milan una volta su questi campi di periferia (dove però ha subito pure clamorosi rovesci…) si presentava spavaldo con la consapevolezza di avere mezzi tecnici superiori, oggi con una rosa ridotta all’osso ha dovuto invece vestire i panni della provinciale e rifugiarsi nel suo bunker difendendosi con le unghie e con i denti nel tentativo, riuscito,  di respingere i veementi assalti  dei padroni di casa.
Milan in evidente difficoltà e Chievo che per lunghi tratti ha avuto il pallino del gioco in mano. Proprio per questo atteggiamento  combattivo e per la capacità di cambiare pelle Il Milan  è piaciuto, anche se gli avversari hanno avuto il 52% di possesso palla.   Soprattutto dopo il gol di Muntari ( il secondo stagionale, anzi il terzo se si considera quello realizzato contro la Juve…) che con una splendida  sciabolata dalla lunga distanza aveva trafitto  Sorrentino già all’8’ del primo tempo. Il Chievo  è andato  alla ricerca del pareggio che ha sfiorato   con un paio di  conclusioni imprecise,   mentre in altre circostanze  è stato  fermato da un ottimo Abbiati, da  Yepes arcigno e grintoso e da Nesta, stoico (era in campo con la febbre) e impeccabile. Davanti ai pilastri della retroguardia   del Milan montavano una guardia spietata  Gattuso, Muntari e Nocerino.   Siccome non si può avere tutto dalla vita, così se la fase difensiva rossonera risultava  efficace non altrettanto si poteva dire di  quella offensiva.

Ibra e compagni (2 tiri nello specchio della porta avversaria) rimanevano isolati e abbandonati al loro destino senza usufruire di rifornimenti adeguati e senza che i centrocampisti e i due laterali  accompagnassero  le ripartenze.
Capitolo Ibra. Zlatan ancora bersagliato da giudizi negativi. Un solo tiro fuori di poco, ma i compagni lo lasciano privo di sussistenza e allora si sacrifica  aiutando Nesta e compagni  sulle palle alte ma pure con rinvii difensivi alla viva il parroco.   
Qualche emozioni in più è  arrivata da alcuni episodi: Il gol annullato a Paloschi  per fuorigioco, un rigore di Nesta non concesso per off side di Thereaue e, al 95’,  gol di Acerbi non ritenuto valido per una evidente posizione di fuorigioco. Decisioni arbitrali perfette.
Tutti in casa rossonera hanno tirato un sospiro di sollievo. Allegri ha così colto l’occasione per sfogarsi contro chi aveva dato per spacciato il suo Milan. Quando si allena una squadra blasonata e questa incappa in clamorosi rovesci (vedi la sconfitta casalinga  contro  la Fiorentina) le critiche sono inevitabili e quindi bisogna saperle accettare.