De Sciglio, una piacevole sorpresa

De Sciglio, una piacevole sorpresaMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 13 aprile 2012, 21:00News
di Antonio Vitiello
fonte Milan7

Chievo–Milan, è stata una partita importante, sia per il risultato, sia per il significato che potrebbe dare al nostro campionato. Vinta col sudore, rischiando tanto, ma portata a casa col cuore che solo i nostri colori sanno utilizzare quando le partite contano. Il match del Bentegodi ha rappresentato anche l’esordio nel Campionato di Serie A per un prodotto del Settore Giovanile milanista: Mattia De Sciglio.
Già promosso in prima squadra ad inizio stagione, è stato chiamato titolare in una gara delicatissima per sostituire l’infortunato Abate, dato che neppure Antonini era disponibile.
Nel corso di questa stagione ha già giocato titolare in Champions League, in maniera molto più anonima, contro i bielorussi del Bate Borisov, finita 2-2. Partita ampiamente sufficiente da parte del classe ’92 rossonero, che ha mostrato buona sicurezza ed anche qualche giocata di buona fattura.
De Sciglio nasce calcisticamente come ala destra, proprio come Abate, posizione dove l’anno passato fece le fortune di mister Stroppa, il primo a puntare in modo decisivo su di lui. Ottime doti fisiche, progressione, buona tecnica sul cross e nella sovrapposizione offensiva, fanno del ragazzo un prospetto molto interessante.
La partita di martedì ha evidenziato un paio di errori di inesperienza, ma sul posizionamento difensivo, direi che il ragazzo ha sbagliato veramente poco. Soprattutto se consideriamo qualche errore molto più evidente dei più esperti Zambrotta ed Abate, durante tutta la stagione, possiamo capire il valore della prestazione del giovane milanista.


Da terzino destro quindi, perfezionando ancora di più i movimenti difensivi, può rappresentare un ottimo vice – Abate per il presente del Milan, ma anche un buonissimo sostituto per il futuro della corsia laterale destra.
L’ottimo inserimento di Verona è stato frutto di una stagione passata ad allenarsi con la Prima Squadra, facendo poche presenze quindi in Primavera. Questa poca attitudine alla partita penso abbia influito in maniera fondamentale agli errori di ieri, dove spesso ha sbagliato nei tempi di approccio sulla palla, cosa spesso riscontrabile nei giocatori che rientrano da lunghi infortuni o in generale da periodi di inattività.
Altro fattore importante da valutare nel ragazzo è la sua duttilità tattica. Può giocare, come detto, da ala destra, ma con ottimi risultati anche a sinistra, in quanto ha una buona sicurezza nel calcio col piede mancino.
Dispiace però che come sempre questi ragazzi vengano fatti giocare solamente in caso di infortuni multipli, in quanto, come detto prima, giocatori d’esperienza tendono a fare molti più errori banali durante la stagione. La stessa situazione del ragazzo, che si trova in un limbo, tra prima squadra e formazione primavera, non gli permette praticamente mai di giocare, se non per collezionare qualche presenza in panchina.
Penso sia ora di cambiare il modo di gestire i giovani inseriti in prima squadra. Da un punto di vista economico, il costo del giocatore è di gran lunga inferiore a quello di un veterano e, come abbiamo visto, il rendimento fa il resto. Perché quindi non puntare sulla promozione tutti gli anni di 2-3 ragazzi del vivaio in prima squadra, con davanti titolari di livello? In questa ottica si può investire molto di più per giocatori di qualità nei ruoli chiave, sapendo di avere comunque alle spalle delle riserve cresciute nel vivaio e quindi di qualità.

Davide Lord Cocchi