Tempo di cambiare

Tempo di cambiareMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
sabato 14 aprile 2012, 08:00Primo Piano
di Francesco Somma

Le ultime voci di mercato (in alcuni casi qualcosa in più…), unite al risultato finale, hanno occultato la prestazione tutt’altro che incoraggiante palesata dal Milan al “Bentegodi”. Vincere contava più dello spettacolo, lo abbiamo detto e ridetto.E’ andata bene e guardiamo avanti. Guardiamo avanti: per un motivo molto semplice: da qui alla fine del campionato vincere conterà sempre più dello spettacolo. Portare a casa i tre punti sarà sempre più importante che far ballare avversari e tifosi. Ma siccome la vittoria di Verona, per quanto essenziale e benefica, non è arrivata rombando, e non ha lascito inestimabili strascichi di entusiasmo, Allegri ha capito che bisogna fare di meglio. Sfruttando al massimo le risorse a disposizione, che saranno poche per via degli infortuni, ma tant’è: non è proprio il momento dei “se” e dei “ma”. Non è proprio il tempo di arrabbiarsi per il sovraffollamento dell’infermeria. Che quando è piena contribuisce a spostare lo sguardo verso la linea verde, che avrà etichette meno scintillanti e rinomate di tanti nomi di prima scelta, ma al seguito porta un bagaglio di entusiasmo e voglia di stupire non indifferenti.

Il segnale più evidente di questa voglia di cambiare, di smuovere le acque chete (che parafrasando un proverbio napoletano, sono infide e puzzolenti), può essere l’apparizione di Matta De Sciglio nell’undici titolare sceso in campo lo scorso mercoledì. Il ragazzo ha dimostrato di saperci fare e meritare la fiducia che da inizio anno Allegri gli ha concesso. Ha giovato di un trattamento diverso (migliore), per tante ragioni, Stephan El Shaarawy, che della stagione in dirittura d’arrivo può considerarsi tutto sommato soddisfatto. Aveva una missione precisa: quella di mostrarsi all’altezza dei colori rossoneri. Ci pare l’abbia portata a termine con buoni risultati, che potrebbero diventare ottimi nel giro di poche ore. E’ andato ed è tornato, è riuscito a farsi voler bene, a farsi desiderare, da compagni e tifosi. Ma la strada è ancora lunga, e il passaggio da Milan-Genoa alle porte: una piccola grande sfida-verità. Per noi, per lui, per il Milan: vietato fallire.