Maxi voglia di riscatto

Umiltà, professionalità e disponibilità. Maxi Lopez è tutto questo e l’attaccante argentino sta cercando, in tutti i modi, di convincere (ammesso che non ci sia già riuscito) la società rossonera ad esercitare il riscatto previsto dall’accordo con il Catania dopo il prestito di gennaio. El Galina è la prima punta che nella rosa milanista mancava e che dopo il naufragio dell’affare Tevez-Pato, si è aggiunta ai vari Ibrahimovic, Robinho, El Shaarawy e Cassano.

Il suo ruolo ricorda molto quello del primo Tomasson rossonero, ovvero quello della punta da tenere sempre in caldo per le occasioni difficili, in grado di poter trovare il colpo risolutore come avvenuto contro l’Udinese in campionato e contro la Juventus in coppa Italia. Due gol che hanno certificato il suo valore e che, allo stesso tempo, hanno dimostrato come la punta si trovi a suo agio nel reparto offensivo milanista e riuscendo a duettare sia con Ibrahimovic sia con El Shaarawy. Quel palo colpito sul finale del primo tempo contro la Fiorentina, con un’esecuzione balisticamente anche fin troppo perfetta, grida ancora vendetta ma lui non si è abbattuto e sa bene che in questo finale di campionato, dove le gambe girano di meno e dove c’è più bisogno di colpi dei singoli, le due doti da rapace dell’area di rigore potranno tornare sicuramente utili per continuare l’assalto verso lo scudetto.