ESCLUSIVA MN - Paolo Liguori: "Chi voleva lo slittamento si ricordi della prima giornata. Che errore non giocare domenica, Morosini andava commemorato diversamente"

ESCLUSIVA MN - Paolo Liguori: "Chi voleva lo slittamento si ricordi della prima giornata. Che errore non giocare domenica, Morosini andava commemorato diversamente"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 16 aprile 2012, 21:30Esclusive MN
di Gaetano Mocciaro

Il giornalista di Mediaset Paolo Liguori commenta la decisione dei club di recuperare il 33° turno il 25 aprile, evitando così lo slittamento del calendario. In esclusiva per MilanNews.

Paolo Liguori, è ufficiale: non ci sarà lo slittamento del campionato, ma il 33° turno di Serie A verrà recuperato il 25 aprile

“Ci sarebbe poco da commentare perché è stato semplicemente applicato il regolamento”.

Eppure qualcuno non era d’accordo sul regolamento in questione, poiché si andava a stravolgere la composizione del calendario

“Beh, bisognerebbe ricordarsi che già in questa stagione la prima giornata saltò e venne recuperata successivamente, senza far slittare tutto il campionato provocando anche dei disagi. Il discorso è chiaro: partita o giornata che sia vanno recuperate alla prima data utile, nel caso del turno appena saltato sarà il 25 aprile entro le 18 perché poi c’è il blocco Uefa per la Champions League.”

Valeva la pena indire questa riunione straordinaria?

“Assolutamente no. Poi, quando ci sono questioni del genere o si prendono all’unanimità o ci si attiene al regolamento e ci si mette il cuore in pace. È come in un condominio, per farla semplice. Inutile, quindi, fare queste cose se già sai che ci sono pareri discordanti”.

Come crede sia stata gestita la situazione?

“Io dico che era giusto sospendere le partite di sabato, quindi Milan-Genoa e Udinese-Inter sull’onda emotiva di ciò che era successo. Ma mai avrei sospeso le partite della domenica. Il lutto per Morosini andava sottolineato in un altro modo: si sarebbe dovuto giocare commemorandolo nella maniera migliore. Ma da qui a fermare tutto, allora avrebbero dovuto fermare anche la pallavolo per la morte di Bovolenta, il motociclismo per Simoncelli o magari un’attività lavorativa per la morte di un dipendente. Si va avanti, col lutto, ma si va avanti. Invece questo ha anche portato cose poco carine”.

Ad esempio?

“Non giocandosi le partite i giornalisti che erano pronti a parlare di Ibrahimovic e Del Piero hanno riversato tutte le attenzioni su questo povero ragazzo, facendone conoscere tutta la vita e persino gli aspetti più privati. Non credo sia stata una bella cosa”.