Memorie lunghe un punto

Memorie lunghe un puntoMilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
martedì 17 aprile 2012, 21:30Primo Piano
di Francesco Somma

Che sia un momento poco esaltante per i colori rossoneri, non occorrono filosofi e geni per capirlo in maniera agevole. Prima il capitombolo con la Fiorentina, poi la risurrezione del Bentegodi, brutta da vedere ma bella da abbracciare. Poco prima, l’uscita dall’Europa – primo vero sogno di tutto l’ambiente – poco dopo, il controsorpasso della Juve, che adesso è un punto avanti, a sei giornate dalla fine. Con l’infermeria che messa a confronto con la nostra, è affollata come uno stabilimento balneare il 15 gennaio, con il vento che a lunghi tratti sembra spirare più verso Torino che verso Milano – e non alludiamo solamente ad episodi come quello del gol di Muntari, stia tranquillo Conte – e un punto in più in classifica. Ammettiamo pure che la Juve delle ultime settimane, e non solo, mostra un pizzico di voglia in più rispetto all’ultimissimo Milan. Un punto, malgrado tutto. Tanto è ciò che separa le due squadre in una classifica che può mutare eccome da qui alla fine.

Un punto basta a dare un senso ad un’intera stagione, e cancellare quanto di buono fatto dal Milan, e da Allegri, fino a questo punto. Già, perché se volessimo indicare qualcosa che sintetizzi in maniera perfetta la delusione che circonda l’ambiente Milan in questo periodo, lo troveremmo sicuramente nella distanza rispetto ai nostri avversari diretti. Una distanza minima, eppure capace di offuscare anche le memorie più sane ed avvelenare anche le passioni più radicate. Perché per quanto di nuovo possa esserci in ogni singola stagione, le dinamiche calcistiche si ripetono in maniera ciclica e prevedibile, e questo stesso punto che oggi rende Allegri un incompetente e la sua squadra una banda di giocatori spompati e svogliati, domani tornerà a far splendere il sole su quello che senza mezzi termini è il gruppo più forte d’Italia. Un punto tornerà a fare di Ibra lo spietato ed infallibile bomber che abbiamo sempre conosciuto, di Robinho l’indispensabile riserva di ossigeno e classe di cui tanto necessita tutta la squadra, di tutta la difesa il fortino di cui sappiamo vantarci. E’ forse solo questione di tempo. Di sicuro è questione di punti; anzi, di un punto…